Milano, 2.1.2013
Sabato 4 gennaio si avvia “ufficialmente” in Lombardia la stagione dei saldi invernali. “Ufficialmente” perché per l’ennesima volta l’iniziativa è stata preceduta, già prima di Natale, da messaggi sms che i negozianti hanno inviato ai consumatori e che informavano come nei punti vendita fossero iniziate le promozioni. “Tale atteggiamento è la conferma che la normativa sui saldi è ormai un colabrodo perché disattesa dagli stessi commercianti – evidenzia Carlo Piarulli presidente di Adiconsum Lombardia – e, in assenza di disposizioni trasparenti e rispettate, la parola d’ordine diventa una sola: avere il coraggio di liberalizzare tutto il settore”. “Adiconsum Lombardia – aggiunge – ritiene che la competitività tra le aziende commerciali debba aumentare e perché questo accada è convinta che vada riscritta l’attuale normativa”. “Solo la libertà del commerciante di operare svendite, promozioni, sconti, ecc. durante tutto l’anno – prosegue Piarulli – permetterà di distinguere le aziende sane e solide da quelle che non lo sono e garantire costi inferiori ai consumatori, particolarmente in questo periodo di crisi e recessione.
Secondo Adiconsum Lombardia, se le normative future saranno adeguate a tali necessità e riviste alla luce delle reali esigenze del consumatore, anche la tenuta di gran parte del sistema distributivo poggerà su basi solide e continuative, con positivi riflessi sull’offerta e sull’occupazione, capaci di fornire risposte concrete alle imprese, garantire ai consumatori convenienza, qualità e possibilità di scelta, sempre crescenti.
Se il consumatore è in procinto di acquistare prodotti in saldo, è importante che dia prima un’occhiata al decalogo di Adiconsum.
Leggerlo prima è una maggiore tutela.
1. Sull’oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale;
2. è meglio diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo: sconti superiori al 50-60 per cento nascondono spesso merce non proprio nuova;
3. fate attenzione all’eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto;
4. confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati;
5. è bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà presentato in negozio;
6. nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici;
7. diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce;
8. chi vuol fare regali faccia attenzione perché si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto (non si può sostituire la merce se avete cambiato idea sul colore o sul modello);
9. è bene conservare sempre lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa;
10.qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituirvi i soldi rivolgetevi alla Polizia Municipale e segnalate il caso alle sedi territoriali Adiconsum.