Salute e sicurezza: un binomio vincente sul posto di lavoro

Salute e sicurezza: un binomio vincente sul posto di lavoro
Il progetto Fit Cisl Lombardia per la sicurezza dei lavoratori
 
di Vanessa Adamo, candidata Rsu e Rls Fit Cisl
 
Da anni si discute sul tema della salute e sicurezza dei lavoratori all’interno di aziende, fabbriche, ditte e impianti di vario genere e natura. Si è lavorato in termini di leggi con l’istituzione del D. Lgs. N. 81 del 09/04/2008, meglio conosciuto come “Unico Testo” delle leggi sulla sicurezza, e l’entrata in vigore di provvedimenti preventivi atti a diminuire gli infortuni nei luoghi di lavoro, puntando a debellare definitivamente le morti bianche. L’argomento, tanto delicato quanto importante, ha sempre avuto un ruolo fondamentale all’interno della Fit Cisl, che da sempre si è dimostrata un’Organizzazione attenta ed attiva in termini di tutela e difesa dei diritti dei lavoratori. In questo senso, l’elemento chiave del successo affonda le proprie radici nel sapere, nella conoscenza e nella divulgazione della stessa, ovvero nella consapevolezza e comprensione dei fatti, delle verità e informazioni ottenuti con anni di esperienza. Così come scrisse Dante Alighieri «Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza» in quella che è considerata a livello mondiale un capolavoro della letteratura italiana, La Divina Commedia, anche la Cisl ricalca il senso intrinseco di questo versetto attraverso le attività di formazione individuale e di gruppo, atte a costruire persone qualificate e preparate per affrontare a testa alta e con coscienza processi negoziali e trattative aziendali. Ed è proprio grazie all’esperienza e alla volontà di crescita che Fit Cisl ha voluto realizzare un progetto per la sicurezza dei lavoratori, che nello specifico ha visto la Lombardia protagonista in prima persona attraverso la promozione e l’organizzazione di un apposito corso di formazione per candidati Rls.
Il corso, tenutosi nelle giornate del 6 e del 19 febbraio presso la sede regionale di via Vida a Milano, è stato realizzato con l’obiettivo di tutelare e migliorare il posto di lavoro sia per il personale interno ad esso, che per gli individui che giorno dopo giorno vi entrano in contatto. Nello specifico, vi hanno preso parte lavoratori e lavoratrici appartenenti ad aziende che operano nel settore del trasporto ferroviario lombardo (Trenitalia Spa, Trenord SrL, RFI), e che quindi si occupano di garantire quotidianamente un servizio pubblico indispensabile alla società. Il gruppo di partecipanti, ai quali è stato chiesto di portare una fototessera in vista dell’affissione dei volantini o manifesti per la campagna elettorale, era caratterizzato dalla eterogeneità degli stessi: la provenienza da città e ambiti lavorativi differenti (manutenzione, biglietteria, personale viaggiante e di terra), la diversa età, l’esperienza, il vissuto di ciascuno, le diverse capacità e abilità apprese nel corso di anni di servizio, ha reso possibile uno scambio culturale ed un confronto reali, indispensabili ai fini della buona riuscita del corso. Non bisogna dimenticare, infatti, che il confronto generazionale, il dialogo e quindi l’ascolto di quelle che potrebbero essere problematiche più o meno importanti, fatti accaduti ed esperienze personali, sono tutti aspetti fondamentali che hanno caratterizzato e continuano a farlo, la crescita e la forza sempre maggiore del nostro sindacato.
I concetti appena esposti, sono stati ampiamente ribaditi durante la prima parte del corso, che ha preso il via con una presentazione generale tenuta dal segretario regionale Fit, Francesco Ferrante, ed un intervento da parte del segretario regionale Cisl, Paola Gilardoni. I ruoli e le funzioni della rappresentanza dei lavoratori per la sicurezza, sono stati invece illustrati da Giulio Oreggia, del dipartimento Salute e Sicurezza Cisl Lombardia. Dopo un primo veloce richiamo storico del passaggio che ha portato al D. Lgs. n 81 del 2008 (dalla prima ed obsoleta norma in tema di sicurezza del 1955, la quale imponeva al datore di lavoro il semplice obbligo di informare i propri dipendenti dei rischi connessi all’attività, attraverso l’affissione di cartelli, alla legge 626 del 1997, che ha apportato sostanziali migliorie ed introdotto la figura del Rls), il corso si è concentrato su quello che significa essere Rls, ovvero un rappresentante eletto da tutti i lavoratori e sostenuto dall’organizzazione, che presenta un progetto importante con il quale si candida, e grazie al quale riesce a creare un rapporto di fiducia con i dipendenti. In particolar modo, sono stati evidenziati i compiti e i doveri di un Rls, ampiamente definiti all’interno dell’articolo 50. Tali compiti comprendono per sommi capi l’ispezione ed il controllo dei luoghi di lavoro con annessa valutazione dei rischi connessi all’attività e tempestiva comunicazione al datore di lavoro, l’individuazione, la programmazione e la realizzazione di proposte in materia di prevenzione all’interno dell’azienda o unità produttiva, la partecipazione a riunioni periodiche tra dirigenza, RSPP e medico competente, la designazione del responsabile delle attività di primo soccorso, prevenzione incendi ed evacuazione del posto di lavoro.  Il rappresentante dei lavoratori per la salute e la sicurezza è altresì consultato in merito alla formazione fatta ai dipendenti, e riceve esso stesso la  formazione adeguata prevista per legge. Riceve direttamente informazioni da organi di vigilanza quali ASL, e può fare ricorso alle autorità competenti qualora le misure preventive e i mezzi usati dall’azienda non risultino idonei a garantire la sicurezza e la salute durante l’orario di lavoro.  
In tal senso, la testimonianza reale di un Rls Fit Cisl Lombardia, Angelo Laface, ha permesso di chiarire tutti gli aspetti sopraelencati, diffondendo, grazie alla sua esperienza sul campo, importanti e preziosi spunti di riflessione e modelli da seguire ai partecipanti.
Il tema trattato durante la seconda parte del corso, è stato invece la preparazione della campagna elettorale. La giornata è stata così suddivisa: dopo una prima introduzione generale tenuta dalla Segreteria Regionale, una esperta formatrice di BiblioLavoro (Associazione costituita nel 2002 con l’obiettivo di conservare e valorizzare la memoria storica del lavoro del sindacato, di promuovere attività culturali ed editoriali), Patrizia Giudici, ha illustrato ai candidati l’insieme di strumenti e mezzi necessari a promuovere la propria candidatura. In prima battuta, al fine di creare una connessione trasversale tra quanto trattato nella giornata del 6 febbraio, e quanto programmato in quella del 19, è stata illustrata l’origine etimologica dalla parola “candidato”. L’uso del termine viene fatto risalire ai tempi dell’antica Roma, durante i quali era consuetudine per l’aspirante console candidato, vestirsi di una toga bianca splendente -la cosiddetta toga candida-  per tutto il periodo di durata della campagna elettorale. Questo sistema, consentiva all’aspirante di potere essere immediatamente individuato all’interno del Foro e dai potenziali elettori. Dal colore della toga, deriva quindi candidatus, che letteralmente significa “colui che è vestito di una toga bianca”. Risale sempre a quell’epoca, e precisamente al 65 a.C., una sorta di manuale, il Commentariolum petitionis, scritto da Quinto Tullio Cicerone in persona, in cui sono racchiusi un insieme di consigli su come organizzare e gestire la campagna elettorale del fratello. 
Questa breve analisi ha permesso di introdurre l’argomento saliente riguardante la costruzione della campagna elettorale, che attualmente è basata su un modello generale suddiviso in vari punti:   analisi dell’elettorato; analisi della concorrenza; autovalutazione delle forze e debolezze (Identificazione dei problemi ed opportunità); definizione degli obiettivi; definizione della strategia; organizzazione della campagna; piano della comunicazione; monitoraggio/valutazione della campagna.
È chiaro che ciascuno di questi punti deve essere affrontato con la massima serietà ed il massimo impegno da parte dei candidati Rls, ed è anche vero che l’obiettivo prioritario è quello di vincere le elezioni. Ma ci sono anche altri obiettivi secondari e non per questo meno importanti, come la diffusione di determinate idee e valori, l’ottenimento di una determinata portata di voti in un particolare segmento dell’elettorato, accudire l’elettorato acquisito, sedurre l’indeciso e fare dubitare l’oppositore. Il raggiungimento di tali obiettivi, è possibile solo se si persegue una ben definita strategia che non può prescindere dall’allineamento di valori e comportamenti e dalla diffusione della fiducia. La scelta degli strumenti di comunicazione da utilizzare nel corso della campagna elettorale, è anch’essa molto importante ai fini di una trasmissione del messaggio che risulti chiaro e chiaramente comprensibile da tutti, e che arrivi a tutti i destinatari, elettori e non.
A conclusione delle due giornate di corso, i partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi di lavoro, ai quali è stato chiesto di elaborare, in un’ora di tempo, una campagna elettorale per candidati RLS. Nello specifico, il compito chiedeva di ideare uno slogan per la campagna, definirne gli obiettivi e le attività da svolgere, progettare l’organizzazione della campagna definendone i ruoli e i tempi, definire il piano di comunicazione. La restituzione in plenaria degli elaborati, ha evidenziato come prima cosa lo spirito di squadra di ciascun gruppo, e ha messo in rilievo le diverse sfaccettature e possibili sfumature tipiche di una campagna elettorale.
Tutti i presenti, a seguito di un ringraziamento a cura della segreteria regionale Fit Cisl, hanno ricevuto un attestato di partecipazione.
Questo sistema di formazione all’americana, caratterizzato non solo da lezioni quasi a livelli accademici, ma anche di group works, e dibattiti, rappresentano la prova tangibile del lavoro e dell’impegno che tutta l’organizzazione Cisl mette a disposizione dei suoi iscritti. 
Ripercorrendo e ricalcando la storia, tenendo sempre bene nella memoria il passato ma proiettati ferocemente verso il futuro,  la Cisl si dimostra ancora una volta maestra di vita.