Sanità lombarda, sindacati: mantenere gli impegni, promuovere il confronto

Milano, 19.5.2017
Grande partecipazione all’attivo unitario regionale dei delegati e dei dirigenti sindacali del comparto della sanità organizzato  dai sindacati regionali di categoria a Milano. I sindacati nei giorni scorsi avevano confermato lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità lombarda a seguito del fallito tentativo di conciliazione in Prefettura con Regione Lombardia in merito alle diverse problematiche create dalla riforma del sistema socio sanitario: La Regione si è detta consapevole della carenza di personale e dei disagi creati dalla riforma, ma ha ribadito il limite rappresentato dalle risorse disponibili e il dovere di rispettare i limiti di spesa e  ha ribadito la proposta, già respinta dai rappresentanti dei lavoratori, riguardo le risorse aggiuntive regionali. Durante la manifestazione si sono susseguite le testimonianze degli appartenenti alle diverse sigle, delegati che operano in tutti gli enti del sistema sanitario regionale e coordinatori delle rappresentanze sindacali unitarie per ogni Agenzie di tutela della salute e Aziende socio sanitarie territoriali, sulle diverse criticità seguite alla riforma e le comuni rivendicazioni: il rispetto degli impegni da parte della Regione con l’applicazione degli accordi siglati nel 2014 e nel 2016; un coinvolgimento attivo di tutti gli attori in tutti i livelli di contrattazione sull’attuazione della riforma; l’impegno concreto nel rivedere gli indicatori del fabbisogno di personale che permetterebbero di quantificare le risorse umane necessarie per realizzare l’intero progetto;  il recupero delle risorse per la disparità di trattamento economico tra i lavoratori dello stesso livello che provengono da realtà aziendali diverse e la conseguente assunzione di responsabilità da parte di Regione nelle scelte su dove destinare le risorse, per favorire nelle realtà territoriali l’applicazione dell’art.16 DL 98/2011, delle RIA, dell’art.40, dei proventi delle attività sanzionatorie; la stabilizzazione dei circa 3000 professionisti attualmente personale precario.
Le varie problematiche esposte durante l’attivo verranno raccolte in un dossier e consegnate direttamente dai sindacati a Regione Lombardia. Lo stato di agitazione continuerà fino a che non si raggiungeranno accordi su tutti gli obiettivi prefissati a partire dalla contrattazione aziendale, dal fabbisogno di personale e impegni concreti per evitare le ricadute sul personale in termini economici.
L’attivo ha dato mandato ai sindacati regionali di proseguire con le iniziative: volantinaggi e esposizioni di bandiere in ogni azienda e struttura del sistema sanitario lombardo, presidi e volantinaggi periodici davanti alla sede della Regione e programmazione di una manifestazione regionale sino alla proclamazione di una giornata di sciopero di tutto il personale.
Ascolta l’ultima puntata di RadioLavoro sulla mobilitazione del personale della sanità