The Wolf of Wall Street

Milano, 27.1.2014
 
Successi e decadenza di un broker nell’ultima opera di Martin Scorsese ispirata alla vicenda reale di Jordan Belfort. Belfort è un ambizioso che inizia le sue fortune in una giornata “tragica” per la borsa di New York: il 19 ottobre del 1987. Quel giorno infatti è noto come il lunedì nero della borsa ma il nostro, crollato il mercato ufficiale, si dedica al mercato nero parallelo e costruisce un regno che si alimenta di illusioni vendute inizialmente ai poveri, ma poi anche ai ricchi (l’importante sta nel prendere i soldi dove ci sono perché, come dice il protagonista, “di più non basta mai”).
Ma la storia è destinata a finire ed il nostro lupo  di Wall Street (The Wolf of Wall Street) finirà messo sotto inchiesta dalla Fbi e la sua stessa vita privata, caratterizzata dal piacere senza limiti, cocaina compresa, avrà un tracollo. Salvo uscirne insegnando agli altri come vendere illusioni attraverso i corsi “motivazionali”

 

Tre ore di film per raccontare l’oscurità della finanza come solo Scorsese sa fare, che si avvale della bella interpretazione di Leonardo Di Caprio e rammenta un altro mondo che Scorsese aveva ben illustrato ben 23 anni fa: quello mafioso de “Quei bravi ragazzi”.