Milano, 26.1.2015
“Occorre accelerare sulla riforma del trasporto pubblico locale. Se l’avessimo attuata prima non saremmo in questa situazione”. E’ quanto afferma Roberto Benaglia, segretario regionale Cisl Lombarda con delega ai Trasporti, commentando le ultime delibere emanate dalla Regione a fronte dei tagli alle risorse decisi dalla Legge di stabilità. Con l’ultima Finanziaria, infatti, il governo ha ridotto i trasferimenti agli enti locali di circa 6 miliardi di euro. La distribuzione di questa riduzione nella prima ipotesi della Regione portava ad un taglio di circa 150 milioni di euro del bilancio del Trasporto Pubblico Locale lombardo, ovvero circa il 30% della quota di risorse autonome che la Regione immetteva in questo settore. “La ferma opposizione nostra, degli imprenditori, dei consumatori dei pendolari degli enti locali unita alla consapevolezza di dover garantire un servizio essenziale per la Lombardia ha convinto la Regione ad una riduzione del taglio a 50 milioni di euro, immettendo nel sistema risorse proprie per 105 milioni di euro – ricorda Benaglia -. Siamo convinti che si sarebbero potute trovare nel bilancio regionale altre poste da ridurre per recuperare denaro, ma siamo comunque parzialmente soddisfatti del risultato”.
Il taglio viene distribuito in quote diverse tra Trenord (Servizio Ferroviario Regionale), per 25 milioni di euro, e trasporto su gomma, sempre per 25 milioni di euro. Questa parte viene caricata su Milano per 17 milioni di euro e la restante quota sul resto degli enti, provincie e comuni, che gestiscono il trasporto pubblico locale. Per affrontare le conseguenze di questi tagli la Regione punta su tre opzioni: un aumento possibile delle tariffe, autorizzando dal 1 febbraio un aumento fino al 4%, una razionalizzazione dei costi aziendali e una ulteriore razionalizzazione del servizio offerto. “Se da un lato gli interventi permettono una tenuta complessiva del servizio offerto in una regione ad alta richiesta di mobilità pubblica – conclude il segretario regionale Cisl -, gli stessi vanno gestiti con attenzione e confronto. Crediamo opportuno che questo ulteriore passaggio di razionalizzazione debba essere gestito riattivando sul territorio il confronto con gli interlocutori, puntando anche a sostenere ed accelerare l’attuazione della riforma e la definitiva costituzione delle agenzie”.