Trasporto pubblico locale, domani è sciopero

Sindacati: lavoratori ritenuti indispensabili nei momenti di crisi inascoltati quando chiedono il rispetto di un diritto elementare

Milano, 25.3.2021

Per domani venerdì 26 marzo è proclamato lo sciopero nazionale di 24 ore del Trasporto Pubblico per ottenere il rinnovo del contratto nazionale scaduto il 31/12/2017. La decisione è stata assunta da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti in seguito al rifiuto delle associazioni datoriali Asstra, Agens e Anav, di prosegure il confronto negoziale avviato a novembre dell’anno scorso.

“Come più volte sottolineato – affermano le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti in una nota – il trasporto pubblico è un servizio fondamentale che occupa più di 100 mila lavoratrici e lavoratori che, anche durante il periodo più duro del lockdown hanno sempre garantito il diritto alla mobilità delle persone, anche a rischio della loro salute”.

“Non comprendiamo – proseguono – come lavoratori ritenuti indispensabili nei momenti di crisi possano rimanere inascoltati quando chiedono il rispetto di un diritto elementare come quello del rinnovo contrattuale”.

Questa mattina, l’ultimo tentativo esperito per evitare il disagio dello sciopero ai cittadini è stato vanificato dalla totale chiusura delle associazioni datoriali.

“Inoltre, come abbiamo più volte ribadito, il settore soffre di una fragilità endemica alimentata da un frazionamento aziendale che difficilmente potrà trovare una soluzione interna – sottolineano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti della Lombardia -. Per questo auspichiamo che il negoziato con le associazioni datoriali faccia del contratto nazionale un elemento regolatore del settore, per dare una risposta più efficace alla domanda di mobilità, pubblica e sostenibile, che arriva dai cittadini”.

“In Lombardia abbiamo una ragione in più per scioperare – aggiungono – la mancanza di un coordinamento fra istituzioni e la totale assenza di Regione Lombardia nella gestione di un servizio essenziale come il trasporto dei cittadini lombardi”.