Trasporto pubblico locale, sindacati: nessuna risposta da Regione su ripresa a settembre

Cgil, Cisl, Uil e la categoria dei trasporti sollecitano un confronto concreto sullo scaglionamento degli orari

Milano, 29.7.2020

È tornato a riunirsi oggi il Tavolo Tpl, convocato da Regione Lombardia.
Nel dibattito sono nuovamente emerse le preoccupazioni per la ripresa delle attività a settembre, in considerazione dello stato arretrato delle decisioni in merito alla mobilità delle persone e delle cose a fronte di indici di riempimento dei mezzi pubblici, che sono un quinto del periodo pre- lockdown.

Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Lombardia sono tornate a sollecitare con forza decisioni che vadano nella direzione dello scaglionamento degli orari di tutto quanto risponda a criteri pubblici (scuole e uffici), che deve essere oggetto di contrattazione specifica città per città, ente locale per ente locale, ufficio per ufficio. Obiettivo: evitare il collasso delle reti stradali, che rischiano seriamente di essere bloccate da mezzi privati. La stessa richiesta è arrivata da molti altri interlocutori, non ultime aziende di Tpl, associazioni datoriali e Agenzie di Bacino, che hanno posto l’accento anche sulla necessità di immettere risorse aggiuntive nel sistema del trasporto pubblico locale lombardo. Tema anch’esso centrale, considerando che, ad esempio, se le Agenzie fossero dotate delle risorse necessarie, si potrebbe convertire il segmento dei trasporti turistici a trasporto pubblico locale, in particolar modo nelle località in cui il Tpl è più frammentato.

“Dobbiamo purtroppo constatare – si legge in una nota unitaria di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Cgil, Cisl, UIl Lombardia – come l’esito della riunione sia stato il medesimo del tavolo precedente: vale a dire nessuna decisione concreta da parte di Regione Lombardia e il rimpallo delle responsabilità sui problemi più cogenti (scaglionamento orari e risorse economiche) sul governo centrale”.
“Ancora una volta – proseguono – Regione Lombardia decide di non governare un settore così delicato come il trasporto dei passeggeri e di non favorire la contrattazione con il sindacato a finché si possano scaglionare gli orari degli uffici pubblici e delle scuole. Il tempo passa e settembre, con la riapertura delle scuole, si avvicina. Il mancato distanziamento sui mezzi, soprattutto nei tratti extraurbani, rischia di alimentare nuovi inizi di focolai sui mezzi pubblici”.