Un primo maggio per la Costituzione

Il primo maggio a Brescia il Segretario Generale della CISL Lombardia Ugo Duci ha tenuto l’intervento conclusivo in occasione della Festa dei Lavoratori. Al tradizionale corteo sindacale che da Piazzale Garibaldi è arrivato a Piazza Loggia, hanno fatto seguito gli interventi dei delegati ed infine l’intervento del nostro Segretario Generale, di cui riportiamo di seguito una selezione delle parti del discorso.

Prima delle dichiarazione però ricordiamo che quest’anno CGIL , CISL e UIL hanno deciso di dedicare il Primo Maggio al 75° compleanno della Costituzione della Repubblica Italiana.

“La nostra carta fondamentale, figlia della lotta partigiana di liberazione dal regime fascista e dell’occupazione nazista. Figlia del 25 aprile! Dopo pochi giorni da quella data, anche oggi, Festa del Lavoro, vogliamo riaffermare con forza che il sindacato confederale italiano, che CGIL, CISL e UIL sono convintamente, senza ambiguità o tentennamenti, senza “se e senza ma” antifasciste!”

“Celebriamo questo Primo Maggio quando mancano pochi giorni dalla prima delle tre grandi manifestazioni programmate da CGIL, CISL e UIL il 6 maggio a Bologna, il 13 maggio a Milano e il 20 maggio a Napoli. Dopo le tante assemblee unitarie che stiamo svolgendo nei luoghi di lavoro e nei territori, con questi tre appuntamenti continuiamo il nostro percorso unitario di mobilitazione.

Non può certo bastare a interrompere questo percorso di lotta e di rivendicazioni, che durerà ancora a lungo, la tardiva convocazione del sindacato di ieri sera da parte del Governo alla vigilia del Consiglio dei Ministri convocato proprio il 1° Maggio per emanare alcuni provvedimenti sul lavoro. Per quanto ne sappiamo il cosiddetto “pacchetto lavoro” contiene da una parte cose del tutto insufficienti e misere rispetto a quello che CGIL, CISL e UIL nella piattaforma unitaria ritengono si debba e si possa fare.

Per tutti questi obiettivi continuiamo a mobilitarci, perché riguardano la condizione di vita di milioni di donne e di uomini del lavoro e di chi lo cerca, un lavoro!”

“Per tutto questo, per dirla come Tina Anselmi, “staffetta partigiana” “vogliamo esserci per cambiare”. Nei prossimi mesi ci sarà un crescendo di iniziative per far capire al Governo che sul lavoro, sulle pensioni, sullo sviluppo, sulla salute, sull’equità fiscale, sulla distribuzione della ricchezza si deve cambiare! E cambiare tanto!”