Vaccini antinfluenzali, Cisl Lombardia: ritardi inammissibili

Rancati: nessuna certezza che le fasce più deboli saranno coperte

Milano, 3.11.2020

“A quanto si apprende, non vi è alcuna certezza che in Lombardia la distribuzione dei vaccini antinfluenzali ai medici di base e alle farmacie sia adeguata per attuare la campagna antinfluenzale nei tempi previsti, nemmeno per le fasce più deboli della popolazione (patologie gravi, bambini da 0 a 6 anni e over65) e gli operatori sanitari e socio-sanitari. Nè sono state risolte da Regione Lombardia le problematiche collegate all’organizzazione logistica sul territorio, che non può essere assicurata solo dai medici di base ma, stante la dimensione che la campagna vaccinale nel contesto epidemico Covid deve avere, richiede strutture dedicate messe a disposizione dai Comuni e/o dalle Ats”. Così il segretario regionale Cisl Lombardia con delega al Welfare, Pierluigi Rancati.


“Questa situazione evidenzia una volta di più i gravi ritardi nell’azione pubblica di contrasto del contagio e di gestione del rischio infettivo nel territorio – aggiunge – che a fronte dell’andamento della curva epidemiologica e dei gravi provvedimenti che si stanno assumendo, e che peseranno sulla popolazione più fragile, sui lavoratori e le attività economiche, non sono ammissibili”.