Verti (Gruppo Mapfre), sciopero e presidio contro gli esuberi

First Cisl: no al piano di ristrutturazione

Milano, 9.3.2022

Nei giorni scorsi le assemblee dei lavoratori di Verti, Gruppo Mapfre Asistencia, compagnia multinazionale di assicurazioni, ri-assicurazioni e servizi, hanno proclamato uno sciopero per la giornata di oggi, con presidio sotto la sede di Regione Lombardia.

“Dopo quasi 4 mesi dalla dichiarazione di 325 esuberi strutturali – si legge nel comunicato sindacale First Cisl Milano Metropoli – nessuna intesa è stata raggiunta nei vari incontri che hanno visto confrontarsi con l’azienda Segreterie Nazionali, Territoriali, ed Rsa aziendali. Ancora una volta, rigettiamo in toto il piano di ristrutturazione che l’azienda intende perseguire per imporre il suo “nuovo modello produttivo” nel quale inoltre, sempre secondo i suoi intenti, 114 lavoratori verrebbero “travasati” – su base volontaria – in aziende esterne, per fare le stesse attività che ora svolgono all’interno, ma con orario, salari e tutele drasticamente ridotti e senza alcuna tutela occupazionale. In nessun modo possiamo avallare questo progetto, che oltre a non essere giustificato da alcuno stato di crisi dichiarato, vedrebbe il completo annientamento di tutte le strutture di Contact Center interno e la drastica riduzione di tutti gli altri reparti. Quali garanzie occupazionali e di condizioni di lavoro avranno i 280 lavoratori restanti, non è dato sapere”.

Ciò che accade oggi in Verti, si legge sulla pagina web della First Cisl Milano Metropoli, non è un fatto isolato. Sono altre due, in questo momento, le vertenze simili: la vicenda Zurich, con la cessione di 80 lavoratori ad un’azienda esterna (GamaLife) e la vicenda Bnl, con l’espulsione di 900 lavoratori fuori dal perimetro del gruppo e del settore.

“Noi pensiamo che in questa vicenda anche le istituzioni debbano fare la loro parte – scrivono i sindacati – . Non può passare sotto silenzio il fatto che oggi, all’uscita della pandemia e in un contesto economico precario e incerto, visti anche gli ultimi sviluppi della situazione internazionale e della guerra, la multinazionale spagnola Mapfre scarichi la sua spregiudicata ricerca del profitto su 325 lavoratori e sulle loro famiglie”.