Welfare, crisi, salario, orario al centro della 4a Fiera regionale della Contrattazione

Milano, 4.6.2014
 
Crisi, salario, orario, welfare, mercato del lavoro, sono i temi degli accordi raggiunti in Lombardia nel corso del 2013. Le intese più significative sono state 294, che vanno ad aggiungersi alle 1.462 già archiviate dal 2010 a oggi. Sono solo alcuni numeri dell’Osservatorio Contrattazione della Cisl lombarda, oggi al centro della 4a Fiera regionale della contrattazione in corso allo Spazio Mil di Sesto S. Giovanni.  “Contrattare è il mio mestiere” è lo slogan dell’iniziativa, ormai giunta alla sua quarta edizione. Novità di quest’anno, l’appuntamento regionale è stato preceduto dalle Fiere territoriali, che da Bergamo a Pavia, da Sondrio a Cremona, passando per Milano, Como e la Brianza, hanno valorizzato i risultati dell’esperienza negoziale con aziende ed enti locali. “Quest’anno abbiamo innovato il modello – ha sottolineato Paola Gilardoni, della segreteria Cisl Lombardia, presentando la Fiera -. Nonostante le condizioni e le particolari difficoltà occupazionali che si continuano a fronteggiare non abbiamo smesso di contrattare. La forza e l’incisività che esprimiamo  un tavolo e negoziare si fonda sulla nostra rappresentanza, ma è altrettanto vero che la rappresentanza dei nostri lavoratori e associati si alimenta del risultato della nostra azione negoziale”. Dall’analisi degli accordi 2013 condotta dall’Osservatorio della Cisl lombarda emerge la tendenza a contrattare maggiormente gli effetti della crisi e si restringono gli spazi di negoziazione tradizionale a vantaggio di quella difensiva e di scambio. Infatti si registra un deciso spostamento di peso dal salario (+5,9% le intese firmate rispetto al 2012, anche se sono ancora 180, il 61,2% del totale degli accordi 2013) al welfare (+48,1%, 77 le intese 2013). “Quest’ultimo è un nuovo filone contrattuale che in tempi di crisi e di contrazione delle risorse per il welfare pubblico consente di rispondere con efficacia ai molteplici bisogni dei lavoratori e delle loro famiglie”, ha spiegato Giorgio Caprioli, responsabile Osservatorio Contrattazione. “E’ aumentata, anche se  lievemente, l’attenzione all’inquadramento e ai temi del mercato del lavoro – ha aggiunto – tradotta in intese che stabilizzano i contratti a tempo determinato o interinali e che fissano le percentuali massime di utilizzo dei contratti temporanei”. In calo, invece, la contrattazione sulla formazione professionale (-25,7%), le pari opportunità (-16,7%) e l’ambiente (-5,6%). Quanto ai settori della contrattazione, i metalmeccanici (Fim Cisl) e i chimici e tessili (Femca Cisl) complessivamente hanno siglato il 68,7% degli accordi.  Seguono il commercio (13,3%) e il pubblico impiego (5,4%).Le migliori intese segnalate sono state selezionate da una giuria composta da sociologi ed esperti di relazioni industriali come Guido Baglioni, Carlo Dell’Aringa, Luciano Pero, Annamaria Ponzellini, e le più innovative saranno premiate questo pomeriggio. Si tratta degli accordi siglati con Tenaris Dalmine (premio salario), Baasf di Cesano Maderno (premio Welfare), Bottonificio Fenili di Mozzo (Bg) (premio Flessibilità), Riello di Morbegno (So) (premio Crisi),   Cooperative Bergamo (premio territoriale). All’accordo con il Comune di Collebeato (Bs) va il premio “Contrattazione sociale”, mentre vince il 1° premio l’intesa firmata con Rti Mantovani, per impedire il lavoro irregolare nei cantieri Expo.  Gli accordi sono stati illustrati dagli stessi delegati nel corso della mattinata. E’ intervenuto anche il sociologo Guido Baglioni, che ha ribadito come la forza del sindacato non si misuri dallo “sguardo generale”, ma “da ciò che accade nei territori e nei luoghi di lavoro” e ha sottolineato che la contrattazione aziendale e territoriale è la vera chiave di lettura del grande impegno e del valore dell’azione sindacale. 
 
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