Welfare e relazioni sindacali nel primo integrativo aziendale di Eataly

Milano, 28.10.2015
 
Svolta positiva per gli oltre 1890 addetti di Eataly, la catena di punti vendita specializzati nella vendita e nella somministrazione di generi alimentari italiani di alta qualità fondata da Oscar Farinetti. Nel primo pomeriggio di oggi, nella sede aziendale di Roma Ostiense, è stato infatti siglato il primo contratto integrativo di Eataly, tra la direzione aziendale e i sindacati di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs. L’intesa, siglata a 10 mesi dall’avvio del negoziato, arriva a ridosso della chiusura dell’Expo 2015, obiettivo che le parti si erano prefissate nellíintento di inaugurare una nuova fase della vita aziendale “che avrà nella gestione e nell’accrescimento delle competenze professionali dei dipendenti e nella compiuta declinazione dei valori aziendali in relazione all’occupazione, gli obiettivi principali”. L’intesa, valida dal 1° novembre 2015 al 30 ottobre 2018, afferma pienamente il valore delle relazioni sindacali a tutti i livelli. Classificazione del personale, orario e organizzazione di lavoro, diritto allo studio, salute e sicurezza e appalti: sono solo alcuni dei capitoli del primo integrativo Eataly che, ai 1891 addetti impiegati nei 14 punti vendita italiani, riconosce un’ampia normativa sul welfare, sulla famiglia e sui diritti, con l’estensione del congedo matrimoniale e dei permessi per assistenza a tutte le tipologie di unioni.  In occasione della nascita di un figlio verrà riconosciuto un buono spesa di 300 euro; in occasione del matrimonio verrà erogato un buono del valore di 200 euro. Sulla genitorialità l’intesa introduce il congedo parentale su base oraria oltre a riconoscere 16 ore di permessi retribuiti per líinserimento allíasilo  nido. I dipendenti saranno inoltre dotati di un badge di riconoscimento utile per fruire di un pasto quotidiano gratuito e della scontistica su acquisti e sui servizi di ristorazione e didattica. Sull’istituto contrattuale della malattia le parti hanno condiviso che i primi 3 giorni di carenza malattia e infortunio saranno sempre retribuiti. 
L’accordo prevede lo stanziamento di 300 mila euro da destinare alla realizzazione di forme integrative di welfare aziendale sulla base di una indagine sulle esigenze dei lavoratori che stabilirà le diverse tipologie di intervento. Le parti hanno inoltre convenuto di istituire, dal 2016, un premio di partecipazione strettamente correlato ad indicatori oggettivi a livello di singolo punto vendita legati a parametri di efficienza, redditività e qualità.