Milano, 28.7.2015

Va ricordato infatti che ogni voucher permette al lavoratore un incasso di 7,5 euro, ma senza che lo strumento sia legato alle ore di lavoro effettivamente svolte.
“Addirittura – continua Benaglia – stiamo vedendo in Lombardia Comuni emettere bandi per attività di servizi sociali o per gestire la raccolta rifiuti specificando che i lavoratori saranno pagati con i voucher invece che con paghe definite dai contratti nazionali. Il voucher rischia di diventare una forma semilegale per sottopagare i lavorator”. La Cisl lombarda ritiene che dopo il Jobs act occorra continuare la battaglia per un mercato del lavoro competitivo e tutelato. “In quest’ottica – conclude Benaglia – la lotta alle false cooperative e all’abuso dei voucher sono due priorità che insieme agli altri sindacati ci impegneremo a portare avanti con iniziative concrete”.
I voucher lavorativi sono buoni lavoro emessi dall’Inps con cui per legge è possibile pagare prestazioni occasionali e saltuarie. Nato nel 2003 in agricoltura per rendere regolare l’utilizzo saltuario di manodopera sottraendola al lavoro nero, questo o strumento è stato esteso a tutti i settori con la riforma Fornero del 2012.
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Voucher Cisl Lombardia – (887 KB) |