Voucher lavoro triplicati dal 2012. Cisl Lombardia: nuove regole contro abusi

Milano, 28.7.2015
 
Negli ultimi due anni i lavoratori lombardi interessati ai voucher sono triplicati, passando da 49.203 a 144.100, per un totale di oltre 10milioni di buoni lavoro riscossi. Un vero e proprio boom, quello evidenziato da un recente studio dell’Agenzia Regionale per l’Impiego Arifl, che secondo la Cisl lombarda richiede approfondimenti e nuove regole contro gli abusi. “Noi siamo sempre stati favorevoli al voucher come sistema di emersione di piccoli lavori saltuari come babysitting, ripetizioni, e di altri lavoretti altrimenti svolti in nero – spiega Roberto Benaglia, segretario regionale Cisl Lombardia responsabile area Mercato del lavoro -. Ma vediamo che la diffusione dei voucher rischia di prendere piede, soprattutto in questo difficile post-crisi, come modo per pagare poco lavori evitando forme di assunzione regolare che comunque le leggi consentono. Sempre più i nostri sindacalisti trovano lavoratori pagati con voucher in edilizia o nel commercio e questo è un abuso”. 
Va ricordato infatti che ogni voucher permette al lavoratore un incasso di 7,5 euro, ma senza che lo strumento sia legato alle ore di lavoro effettivamente svolte.
“Addirittura – continua Benaglia – stiamo vedendo in Lombardia Comuni emettere bandi per attività di servizi sociali o per gestire la raccolta rifiuti specificando che i lavoratori saranno pagati con i voucher invece che con paghe definite dai contratti nazionali. Il voucher rischia di diventare una forma semilegale per sottopagare i lavorator”. La Cisl lombarda ritiene che dopo il Jobs act occorra continuare la battaglia per un mercato del lavoro competitivo e tutelato. “In quest’ottica – conclude Benaglia – la lotta alle false cooperative e all’abuso dei voucher sono due priorità che insieme agli altri sindacati ci impegneremo a portare avanti con iniziative concrete”. 
 
I voucher lavorativi sono buoni lavoro emessi dall’Inps con cui per legge è possibile pagare prestazioni occasionali e saltuarie. Nato nel 2003 in agricoltura per rendere regolare l’utilizzo saltuario di manodopera sottraendola al lavoro nero, questo o strumento è stato esteso a tutti i settori con la riforma Fornero del 2012. 
 
 
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