A Bergamo si accende la protesta contro l’esternalizzazione dei nidi

Milano, 26.6.2015
 
La querelle sugli asili nido di Bergamo si trascina da qualche anno, ma la protesta dei lavoratori dipendenti di Palafrizzoni si sta allargando. Per questo, il centinaio di lavoratori (82 educatori, 12 ausiliari) dei restanti 8 nidi comunali presidieranno i lavori del consiglio comunale di lunedì 29 giugno, “per sensibilizzare amministrazione e popolazione della città sulla necessità della tutela e valorizzazione della gestione diretta dei nidi”. 
La storia parte dal 2000 e sono quattro  gli asili nido che il Comune di Bergamo ha già dato in gestione alle cooperative. Dal prossimo anno educativo saranno cinque. Anche quello di Città Alta, infatti, fa già parte del piano di esternalizzazione. Negli anni, inoltre, si è avuta anche una perdita di personale di una ventina di unità. I lavoratri degli asili nido, riuniti in assemblea nei giorni scorsi, si sono espresso negativamente sulla scelta di esternalizzare anche il nido di Città Alta. In pratica, i lavoratori dei nidi comunali chiedono che vengano effettuate le 7-8 assunzioni di personale educativo necessarie per garantire ancora una qualità adeguata del servizio nei nidi gestiti direttamente: l’età media delle dipendenti, infatti, si sta alzando decisamente, attorno alla quota dei 50 anni. Una graduatoria pronta per immissioni in ruolo di personale educativo è tuttora aperta in Comune, ma la giunta non la utilizza. La carenza di personale, tra l’altro, porta anche le educatrici dei nidi municipali a utilizzare il monte ore “sociale” (ovvero da destinare a programmazione e incontri con i genitori) per sostituire il personale mancante per ferie o malattia. “Perché  si sceglie di affidare all’esterno un servizio quando ci sono le possibilità di assumere personale? – si chiede la Rsu, al 50% Cisl e Cgil -. Il risparmio in termini generali non è tale da giustificare questa scelta: si ipotizza invece che le motivazioni alla base di suddetta decisione  siano lo sgravio per l’amministrazione comunale dei problemi gestionali che il servizio comporta e che  verrebbero quindi affidati all’esterno. I nidi comunali  a gestione diretta sono sempre stati il “fiore all’occhiello” di questa città sia per la qualità del servizio sia per l’alta professionalità del personale che opera con competenza e serietà, ma soprattutto con una grande passione per il proprio lavoro”.