Milano, 24.5.2016

Abb ipotizza, in proposito, 173 esuberi complessivi.
Lodi
Lo stabilimento di Lodi ha conosciuto una forte riduzione delle attività dovute a una contrazione del mercato, in particolare quello domestico e quello di paesi divenuti politicamente instabili (Iraq) o in difficoltà (Russia). Per queste motivazioni l’Azienda ha comunicato un esubero di 28 unità già nell’immediato (20 impiegati e 8 operai) su un organico attuale di 235 unità.
Vittuone
Per la linea M che già denotava sofferenze nel novembre scorso, legate al blocco degli investimenti nel settore “oil and gas” con riduzione dei livelli di attività fino al 45%, l’Azienda ha annunciato il trasferimento della produzione di statori in Estonia, dei motori AMK in India e Cina, dei motori AMI in Svezia e Finlandia, dove saranno ridisegnati e sono previsti nuovi investimenti. Il sito manterrà le attuali produzioni a partire dai motori anti esplosione. Le misure ipotizzate comportano un saldo occupazionale negativo per 150 unità (95 operai e 55 impiegati).
Il giudizio di Fim, Fiom, Uilm e del Coordinamento nazionale sulle scelte intraprese da ABB è fortemente negativo, a partire dai rilevanti impatti occupazionali che implicano tutte le azioni prospettate.
In particolare Fim Fiom Uilm esprimono una grande preoccupazione per: un disegno organizzativo che rende assolutamente fungibili e quindi sostituibili, a livello mondo, tutte le funzioni, anche impiegatizie; le implicazioni e le difficoltà che potrebbero concretamente derivare dall’adozione di questo modello; la tenuta degli stabilimenti e dei siti produttivi, in particolare Sesto san Giovanni e Vittuone i più colpiti dalle scelte ipotizzate da Abb; l’assenza di qualsiasi informazione sulle attività di ricerca e sviluppo; l’assenza di qualsiasi comunicazione relativa agli strumenti da utilizzare.
Nell’incontro previsto al Mise per venerdì 27 maggio i sindacati richiederanno: un ruolo attivo del governo nei confronti della Abb; la modifica delle scelte di ridimensionamento produttivo ed occupazionale di Abb in Italia; la presentazione di piani industriali ed investimento per i siti italiani; un utilizzo di strumenti conservativi dell’occupazione condivisi evitando forzature e soluzioni traumatiche. Sempre venerdì si terranno due ore di sciopero con assemblee in tutti i siti Abb.