Postali, oltre 3000 in manifestazione a Milano

Milano, 23.5.2016

 Oltre 3000 postali di Cisl, Cgil, Failp, Confsal e Ugl di tutta la regione sono scesi in piazza questa mattina a Milano e hanno sfilato in corteo lungo le vie del centro città fino a piazza Affari contro la cessione di ulteriori quote di mercato dell’azienda e per rivendicare il rinnovo del contratto. L’adesione allo sciopero è stata più del 70%, segno che le recenti inadempienze aziendali nella riorganizzazione del recapito e della logistica e la carenza continua di personale hanno fatto esplodere il malcontento. “Abbiamo scioperato oggi per dire all’azienda e al governo che non potranno calpestare i nostri sacrifici e la nostra dignità; se questa azienda gode di un attivo di bilancio da oltre 12 anni, lo deve a noi e al nostro lavoro – ha detto Giuseppe Marinaccio responsabile Slp Cisl Lombardia-. Diciamo no alla cessione del 30% di Poste Italiane. Le eccedenze diventeranno presto esuberi, e tutto questo si ripiegherà sui cittadini ai quali arriveranno meno servizi”. Oltre alla preoccupazione per le cessioni, i postali dalla piazza gremita chiedono ambienti di lavoro che rispettino la salute e la sicurezza dei dipendenti e denunciano le continue sanzioni disciplinari e i licenziamenti. “Partiamo da questa piazza e dalla Lombardia per coinvolgere tutta l’italia e condurre una vertenza nazionale. Gli amministratori di Poste Italiane stanno facendo solo operazioni di cassa. Non è così che si crea lavoro e tanto meno si esercita la socialità del servizio – ha proseguito Marinaccio. – Noi non ci fermiamo e all’azienda diciamo che andremo avanti così: piazze piene e vertenza nazionale”.

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