Milano, 4.5.2017

L’intesa raggiunta ieri riguarda la campagna di informazione da destinare ai potenziali utenti, il rapporto con i gestori della presa in carico, cioè con le strutture pubbliche o private che realizzeranno gli interventi, e le caratteristiche funzionali che queste strutture dovranno garantire. Si è condiviso l’impegno a continuare il confronto, ancora da approfondire con un’agenda di incontri specifici, sulla rete dei servizi territoriali, compresi i posti letto per cure intermedie, post acuti e sub acuti, e sul monitoraggio degli esiti di salute che questo modello si prefigge di raggiungere.
“Nei prossimi mesi il sistema sociosanitario della Lombardia – afferma Pierluigi Rancati, segretario regionale Cisl Lombardia – comincerà a sperimentare un modello oggi ancora sconosciuto agli utenti che dovrà essere in grado di migliorare l’accesso alle cure, aumentarne l’appropriatezza e aiutare i pazienti e i loro familiari a ridurre i tempi di attesa per le prestazioni, a partire da chi è costretto a ricorrervi con più frequenza”. “Abbiamo concordato sul fatto che sarà necessario rendere operativa – sottolinea Marco Colombo, segretario generale Fnp Cisl Lombardia – la misura di riduzione delle rette nelle Rsa per le categorie Sosia 1 e 2 e Nuclei Alzheimer, con una specifica delibera da approvare entro la fine del mese di maggio”.
Il sindacato confederale continuerà il confronto sia con Regione Lombardia sia nei territori con le Ats e le Asst, per presidiare con attenzione la realizzazione della riforma sociosanitaria e perché la condivisione delle sue finalità si traduca in scelte efficaci e coerenti a favore dei cittadini e del loro diritto alla salute.