Milano, 4.5.2017
Oggi la giunta regionale lombarda ha varato un’importante delibera per la costituzione della rete di strutture che si candideranno a prendere in carico i pazienti cronici nei prossimi mesi, dando inizio alla seconda fase dell’attuazione della riforma sociosanitaria del 2014. Su questo ieri è stato raggiunto un accordo con Cgil, Cisl, Uil Lombardia e i rispettivi sindacati dei Pensionati, che si sono confrontati con l’assessore al Welfare, al quale lo scorso 14 aprile avevano consegnato le proprie richieste e proposte su alcuni aspetti del modello di presa in carico. Il nuovo modello coinvolgerà all’inizio 150.000 pazienti cronici, ma progressivamente si estenderà a una popolazione che oggi sfiora i 3 milioni di persone. Per loro il sistema sociosanitario regionale prevede una piccola rivoluzione, centrata su un’organizzazione nella quale il paziente venga costantemente accompagnato e affiancato nel piano di cura, integrando e pianificando tutte le prestazioni di cui avrà bisogno e creando presidi sul territorio in grado di garantire, per esempio, le cure in a seguito delle dimissioni sia a domicilio che in strutture dedicate, la riabilitazione, il monitoraggio.
L’intesa raggiunta ieri riguarda la campagna di informazione da destinare ai potenziali utenti, il rapporto con i gestori della presa in carico, cioè con le strutture pubbliche o private che realizzeranno gli interventi, e le caratteristiche funzionali che queste strutture dovranno garantire. Si è condiviso l’impegno a continuare il confronto, ancora da approfondire con un’agenda di incontri specifici, sulla rete dei servizi territoriali, compresi i posti letto per cure intermedie, post acuti e sub acuti, e sul monitoraggio degli esiti di salute che questo modello si prefigge di raggiungere.
“Nei prossimi mesi il sistema sociosanitario della Lombardia – afferma Pierluigi Rancati, segretario regionale Cisl Lombardia – comincerà a sperimentare un modello oggi ancora sconosciuto agli utenti che dovrà essere in grado di migliorare l’accesso alle cure, aumentarne l’appropriatezza e aiutare i pazienti e i loro familiari a ridurre i tempi di attesa per le prestazioni, a partire da chi è costretto a ricorrervi con più frequenza”. “Abbiamo concordato sul fatto che sarà necessario rendere operativa – sottolinea Marco Colombo, segretario generale Fnp Cisl Lombardia – la misura di riduzione delle rette nelle Rsa per le categorie Sosia 1 e 2 e Nuclei Alzheimer, con una specifica delibera da approvare entro la fine del mese di maggio”.
Il sindacato confederale continuerà il confronto sia con Regione Lombardia sia nei territori con le Ats e le Asst, per presidiare con attenzione la realizzazione della riforma sociosanitaria e perché la condivisione delle sue finalità si traduca in scelte efficaci e coerenti a favore dei cittadini e del loro diritto alla salute.