Accordo tra sindacati e Anci Lombardia per politiche sociali mirate alle fragilità

Milano, 29.1.2016

 
Assicurare risposte efficaci e mirate alle tante fragilità presenti sul territorio, attraverso la contrattazione sociale territoriale. E’ l’obiettivo dell’accordo firmato tra Anci Lombardia, Cgil, Cisl e Uil regionali e i loro sindacati dei pensionati Spi, Fnp e Uilp, su una serie di temi che toccano da vicino la vita di milioni di cittadini. “Oltre all’impegno per un confronto periodico – spiega Paola Gilardoni, segretario regionale Cisl Lombardia – si punta a rilanciare il ruolo della contrattazione territoriale tra Comuni e sindacati in tema di fiscalità locale, esercizio associato delle funzioni sociali e piani di zona, integrazione sociosanitaria, utilizzo dei fondi Fnps, Fna e Fsr, contrasto alla povertà,  politiche abitative, non autosufficenza, Isee, gestione dei flussi migratori ed in riferimento ai documenti di programmazione degli Enti locali”.  Uno dei punti salienti è la finanza locale, in particolare la possibilità di superare il patto di stabilità per tornare a fare investimenti sul territorio, con maggiori risorse dedicate alle politiche sociali rivolte ai cittadini, così come – in tema di lotta all’evasione fiscale – la possibilità di indirizzare le eventuali risorse recuperate al rafforzamento dei servizi sul territorio. Novità anche in tema di gare di appalto, per lo svolgimento delle quali viene indicato il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, rispettando le tutele occupazionali e i contratti collettivi di lavoro firmati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
“Alla luce delle esperienze che si sono realizzate in questi anni sui territori valorizzando il principio di sussidiarietà circolare – sottolinea Gilardoni – , con il protocollo si è inoltre inteso riconoscere il merito del concorso delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative impegnate sul territorio alla definizione dei Piani di zona, attraverso percorsi di programmazione partecipata e di cooperazione locale”. Quanto alle spese sostenute dalle famiglie per la non autosufficienza, si prevede un percorso per valutare forme mutualistiche da sviluppare sia con la contrattazione decentrata sia con le risorse recuperate dalla lotta all’evasione fiscale locale. Si conviene sulla necessità di incrementare la quota sanitaria  a carico della Regione nella composizione dei costi delle rette in Rsa. Si prevede infine la costituzione di alcuni Osservatori tra i quali quello finalizzato a monitorare lo stato della finanza, della fiscalità locale e i livelli delle prestazioni sociali.
 
 
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Cisl e Fnp Lombardia – (2.40 MB)
 
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