Adiconsum, truffa del catalogo: azienda fa firmare contratti con l’inganno

A Milano e Bergamo moltissime segnalazioni

Milano, 19.5.2022

Negli ultimi mesi agli sportelli milanesi e bergamaschi di Adiconsum, l’associazione dei consumatori promossa dalla Cisl, sono giunte diverse segnalazioni relative ad una modalità di vendita che è una vera e propria truffa.

Funziona così: le persone vengono contattate a domicilio da un venditore, spesso di bella presenza e dai modi cortesi, che dice di volere consegnare un catalogo con articoli a prezzi scontati. Al cliente-vittima viene chiesto di firmare una ricevuta, specificando che non assume nessun impegno economico, ma accetta soltanto di visionare la pubblicazione. In realtà, senza saperlo, si trova a sottoscrivere un contratto-capestro che lo obbliga ad “aprire il portafoglio”. Dopo circa venti giorni, quando è scaduto il termine per il diritto di recesso (14 giorni dalla firma), alla porta si presenta infatti un altro venditore che chiede cosa ha deciso di acquistare. A volte cambiano i prodotti, ma il meccanismo rimane lo stesso.

“L’ultima segnalazione – spiega Christian Gambarelli, presidente di Adiconsum Milano – è giunta da una giovane donna di Milano. Dopo una prima visita da parte di un venditore, che le aveva lasciato un catalogo di “buoni sconto vacanza”, ne ha ricevuta un’altra da un secondo che, con modi spicci, l’ha minacciata di azioni legali nel caso non avesse rispettato l’impegno di acquisto firmato, sotto inganno e inconsapevolmente, con il suo collega. Per uscirne in via “bonaria” le è stato proposto di comprare un materasso, un aspirapolvere e un set di pentole per un costo totale di 8.000 euro da versare in 60 rate. E’ evidente che si tratta di un’azione fraudolenta. Il cliente che si rifiuta comunque di pagare riceve successivamente una lettera da un avvocato che preannuncia azioni giudiziarie per inadempimento. Lo scopo è ovviamente quello di spaventarlo”. Adiconsum non vuole criminalizzare il sistema di vendita porta a porta. La gran parte delle aziende lo utilizza onestamente, però ci sono i truffatori. “Il consiglio . afferma Gambarelli – è di chiedere sempre preventivamente una copia del documento che si andrà a sottoscrivere. Se il venditore dice di non poterlo rilasciare perché è solo un testo di presa visione, non bisogna assolutamente firmare. Di solito le vittime sono persone anziane, ma a volte anche persone più giovani, che poi non si capacitano di come siano potute “cascare nel tranello”.

Anche ad Adiconsum Bergamo sono arrivate molte segnalazioni di tenete truffe. Anche utilizzando modalità diverse.

“Ai nostri sportelli – spiega Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo  – sono arrivate poi delle segnalazioni che riportano di  una telefonata da parte di un call center che, con grande affabilità, chiede di rispondere ad un piccolo sondaggio terminato il quale si potrà ricevere una tessera sconto per l’acquisto di oggetti per la casa. Il consumatore, attratto da questa prospettiva, accetta di rispondere alle domande e pochi giorni dopo si vede consegnare a casa la tanto attesa tessera. Infine, ci sono casi di persone che hanno risposto ad un sondaggio direttamente nella propria abitazione. Mai fare entrare in casa persone sconosciute, lo raccomandiamo in continuazione ma i truffatori sono talmente abili che riescono a creare empatia col malcapitato che è portato quindi a dare fiducia assecondando le sue richieste”.