Presidio per il contratto integrativo provinciale di Milano e Monza Brianza
Milano, 19.5.2022
Sedici mesi di trattative e uno stato di agitazione, con relativo tentativo di mediazione del conflitto innanzi all’autorità prefettizia, non sono bastati a consegnare ai lavoratori operanti
nei comparti socio-sanitario-assistenziale, educativo e dell’inserimento lavorativo (Rsa, asili nido, servizi di assistenza domiciliare, educativa scolastica, centri disabili) un contratto integrativo provinciale della cooperazione sociale di Milano e Monza Brianza.
Per queste ragioni le organizzazioni sindacali territoriali di settore di Cgil, Cisl e Uil hanno avviato una campagna di assemblee e una mobilitazione culminata questa mattina in un presidio davanti alla sede di Legacoop Lombardia, per protestare contro l’atteggiamento dilatorio e di provocazione manifestato dalle centrali cooperative in tutto il corso delle trattative e mai orientato alla volontà di concludere un accordo.
“Alle lavoratrici e ai lavoratori della cooperazione sociale – spiegano i sindacati in una nota unitaria – , viene negato dal 2019 un adeguato riconoscimento dell’elemento economico territoriale, che tenga conto anche dell’enorme impegno profuso nel periodo pandemico”. “Nelle proposte delle centrali cooperative – aggiungono – il diritto alla vestizione/svestizione, sancito dal Ccnl, diventa di fatto inesigibile perché subordinato a molteplici vincoli”.
Infine, i sindacati ritengono inaccettabile l’insistenza con cui le controparti hanno riproposto tentativi di “precarizzare” i rapporti di lavoro, anche derogando in peggio le previsioni del contratto nazionale.
“Se non si registreranno cambiamenti nell’atteggiamento delle centrali cooperative – avvertono -, la protesta continuerà fino alla proclamazione dello sciopero di settore con inevitabili disagi nei servizi socio assistenziali, dell’infanzia e dell’integrazione scolastica, prevalentemente a committenza pubblica”.