Milano, 19.10.2015
Più flessibilità d’orario per i lavoratori che non fanno i turni, con una pausa mensa – novità interessante soprattutto per le lavoratrici – che può arrivare anche a 1 ora e mezza; assegni più consistenti per l’acquisto dei libri scolastici ed estesi anche a chi frequenta gli istituti medi inferiori; possibilità di anticipo del Tfr anche in caso di spese legali o per il sostegno allo studio dei figli; incremento del ticket per il pranzo da 7 a 8 euro. Sono alcune delle novità previste dall’accordo aziendale 2015-2017 siglato nei giorni scorsi tra sindacati di categoria e Basf per il sito produttivo di Mortara, che occupa circa 110 dipendenti. “Per la qualità dei contenuti anche innovativi, come quelle previsti nel capitolo Welfare, per la risposta importante ai salari attraverso l’erogazione del premio variabile dell’importo di oltre 1.650 euro e con la possibilità nel 2016 di avere la tassazione agevolata al 10% e per il capitolo occupazione – sottolinea Gianni Ardemagni, segretario generale Femca Pavia – questa intesa è un concreto esempio di come il valore della contrattazione sia al servizio dei lavoratori e delle imprese”.
Con l’accordo sottoscritto, l’azienda conferma il ricorso al contratto a tempo indeterminato quale “tipologia essenziale”, al fine di garantire continuità, qualificazione delle attività e della prestazione lavorativa. Viene inoltre rivisto l’orario flessibile per i lavoratori giornalieri, che può anche variare di giorno in giorno, a seconda delle esigenze personali del dipendente. “I lavoratori hanno apprezzano il risultato – commenta Marco Marangon, delegato Femca della Rsu – perché da concrete risposte alle loro necessità soprattutto rispetto al premio variabile che ha un buon incremento, tenuto conto anche della possibilità di risparmio fiscale”.
Il ventaglio di interventi di welfare aziendale prevede inoltre più ore a disponzione anche le visite mediche, che salgono da 16 a 20 l’anno, oltre che un incremento di 100 euro per le borse di studio per l’acquisto di libri (400 per chi ha i figli all’università, 200 alle superiori) e l’introduzione tra i beneficiari anche degli studenti delle medie (150 euro l’anno). La possibilità di anticipo del Tfr, dopo almeno 5 anni di anzianità, è ampliata alle spese per il sostegno allo studio dei figli oltre la scuola dell’obbligo, la sostituzione dell’auto e per far fronte agli oneri derivanti da cause civili o penali di cui il dipendente sia parte. “Insomma un buon risultato – conclude Ardemagni – in linea con le indicazioni della Cisl all’interno di uno schema partecipativo ed approvato dai lavoratori in assemblea, da valorizzare e da estendere nelle aziende”.