Milano, 30.9.2014

“Si tratta di una decisione assurda e incomprensibile, che mette a rischio la cassa integrazione per 35mila lavoratori lombardi ed è destinata a creare gravi problemi alle imprese che rischiano di essere incentivate a licenziare i lavoratori anche in presenza di crisi temporanee. Una punizione inaccettabile per una Regione che ha fatto in tutti questi anni un uso rigoroso ed efficace degli Ammortizzatori in Deroga, che ha consentito alle parti sociali di salvaguardare in modo intelligente il capitale umano e che non ha usato le risorse per fare assistenza”, dichiarano Elena Lattuada, Gigi Petteni, Danilo Margaritella, segretari generali di Cgil, Cisl e Uil lombarde. Inammissibile, secondo i tre sindacati, è anche la discrezionalità con cui il ministero interpreta le disposizioni in materia, producendo sostanzialmente una “normativa creativa”, comunicando decisioni a scadenze che non tengono conto della realtà in atto ma che pretendono di essere retroattive, e nascondendo le informazioni sulla reale disponibilità di risorse. Per ottenere il ritiro di questa insensata decisione le segreterie di Cgil, Cisl, Uil della Lombardia invitano la Regione e le associazioni imprenditoriali a promuovere iniziative congiunte e si preparano a organizzare, anche in relazione agli esiti degli incontri che a livello nazionale si terranno nei prossimi giorni, le più opportune forme di mobilitazione.