Milano, 8.6.2015

Si tratta in sostanza di una sorta di “cassa integrazione mutualistica” fatta in casa che permette di usare al meglio le risorse della bilateralità e di indirizzarle verso uno scopo oggi prioritario, il sostegno di chi è colpito dalla crisi. Si stima che fino a 8mila lavoratori lombardi di aziende in difficoltà potranno arrivare a godere di tale strumento, sempre che il governo rifinanzi la parte di competenza pubblica.
“L’accordo di oggi dimostra la concretezza e l’utilità della bilateralità e della contrattazione, perchè permette di dare un sostegno e una tutela concreta proprio ora che la cassa in deroga si sta esaurendo – afferma Osvaldo Domaneschi, segretario generale della Cisl Lombardia -. Abbiamo svolto una trattativa intensa negli ultimi giorni proprio per non abbandonare quelle imprese e quei lavoratori che ancora si dibattono nella crisi in un settore, l’artigianato, che è stato travolto in misura superiore alla stessa industria”. “Rispetto ai tanti che pensano di battere la crisi a parole e slogan – aggiunge – abbiamo dimostrato una volta di più che il sindacato, quando dialoga bene con le controparti e sa agire con coraggio, genera soluzioni utili non solo chiedendo allo Stato, ma dando propri strumenti e soluzioni”. Secondo Domaneschi, infine, l’accordo di questa mattina può fare da apripista per il futuro “visto che con tutta probabilità – sottolinea – l’imminente decreto sugli ammortizzatori che il governo sta emanando darà un ruolo preciso per il sostegno al reddito agli enti bilaterali”.