Brianza, accordo sindacati-Confindustria per Expo e welfare

Milano, 20.10.2014
 
Favorire la contrattazione di secondo livello e l’avvio di confronti sugli incrementi occupazionali e le richieste di flessibilità per le imprese che operano su Expo, oltre che promuovere nuovi programmi di welfare aziendale. Questi gli obiettivi dell’accordo territoriale firmato oggi  tra Confindustria Monza Brianza e Cgil, Cisl e Uil territoriali. Un’intesa che parte dalla situazione di criticità del territorio e dall’importanza del ruolo della parti sociali nel processo di sviluppo del territorio. “Oltre che a promuovere la contrattazione – ha dichiarato Marco Viganò, segretario generale Monza Brianza Lecco – l’accordo apre la strada ad un lavoro comune delle parti sulle urgenze legate ad Expo, ma anche a temi innovativi come quello del welfare integrativo territoriale, caro alla Cisl”. “Si tratta ora – prosegue –  di far  vivere l’intesa attraverso i tavoli e le azioni congiunte in esso previsti”. 
Sindacati e imprese hanno individuato nella contrattazione aziendale lo strumento attraverso il quale dare risposta all’avviso comune già firmato a livello regionale nel giugno scorso, tramite: la contrattazione a termine, causale “expo 2015”, anche superando i limiti percentuali di figure flessibili  (attualmente il 20%), per favorire l’occupazione di lungo periodo; la promozione dell’apprendistato, considerando che Expo cade nel secondo anno di attuazione di Garanzia Giovani; soluzioni di flessibilità mansionaria e organizzativa, accompagnata da formazione professionale e forme di riconoscimento professionale. E’ prevista a questo scopo la creazione di un osservatorio territoriale legato ad Expo 2015. L’intesa prevede anche, in merito alla gestione degli stati di crisi, la valorizzazione del “brand” Brianza, nonché la realizzazione di itinerari comuni  per il sostegno all’occupazione giovanile, mettendo in relazione formazione e lavoro anche nel quadro di Garanzia Giovani, che necessita di un impulso più deciso di quanto realizzato sinora. Sul fronte del welfare territoriale, considerato come strumento in grado di aumentare da un lato competitività e produttività e livelli occupazionali, migliorando la capacità di spesa dei lavoratori, sindacati e imprese promuovono l’istituzione di una “Commissione congiunta territoriale”, quale luogo continuativo di confronto, per approfondire la possibilità di costruire un sistema di welfare integrativo da contrattare. L’accordo, infine, si concentra sul superamento delle Province e l’istituzione delle cosiddette “aree vaste” nonché dell’area metropolitana, che creano incertezze sui futuri luoghi di “governance” del territorio.  Le  parti chiedono di mantenere  forme  stabili di coordinamento tra soggetti istituzionali ed economico-sociali per reggere la competizione tra territori, e richiamano la politica a proposte che valorizzino le specificità territoriali pur nella costruzione di rinnovate sinergie con l’area metropolitana.