Cacciavite robot e tablet. Come far ripartire le imprese

Milano, 6.11.2014
 
La grande recessione e il salto tecnologico in questi anni sono andati di pari passo. Per necessità e poi per virtù le imprese hanno affrontato ristrutturazioni in cui si trovano a convivere cacciavite, robot e tablet. Ma quali sono le politiche e gli strumenti che i governi e il sistema delle imprese devono adottare per rilanciare la manifattura? Un economista e un giornalista si confrontano con questa domanda e arrivano a conclusioni assai diverse. Gianfranco Viesti sostiene il rilancio di un’azione pubblica all’altezza delle sfide della globalizzazione, in grado di accrescere la dimensione delle imprese e di favorirne internazionalizzazione e innovazione. Dario Di Vico è per una politica industriale plurale in cui lo Stato diminuisca le tasse e passi l’iniziativa a banche, fondi di investimento e multinazionali.
“L’industria è, e deve restare, il motore dell’economia italiana ma oggi sono evidenti i pericoli di un drastico ridimensionamento. Come reagire? Ci siamo trovati d’accordo nell’individuare i problemi ma ci siamo divisi nel delineare le soluzioni. Così di vie italiane alla politica industriale ne vengono tracciate non una ma due”, si legge nella quarta di copertina.
 
Dario Di Vico è inviato del «Corriere della Sera», di cui è stato in passato anche vice-direttore. Si occupa prevalentemente di economia reale. Ha pubblicato da ultimo «Piccoli. La pancia del paese» (2010) e «Milano/nordest: la troppa distanza» (2012), entrambi per Marsilio.
 
Gianfranco Viesti insegna Economia internazionale nell’università di Bari. Tra i suoi libri «Senza cassa. Le politiche di sviluppo del Mezzogiorno dopo l’intervento straordinario» (con F. Prota, Il Mulino, 2012) e «Il Sud vive sulle spalle dell’Italia che produce. Falso!» (Laterza, 2013).
 
La scheda
Dario Di Vico, Gianfranco Viesti
Cacciavite robot e tablet
Come far ripartire le imprese
Il Mulino©copyright 2014
Pagine: 144
ISBN 978-88-15-25394-1
Prezzo di copertina € 12,00 (ebook € 8,99)