Case popolari, affitti privati ed emergenza abitativa

“Non è riducendo ancora di più l’offerta di alloggi a canone sociale e alimentando il (solito) conflitto tra poveri e meno poveri che si affronta l’emergenza abitativa in Lombardia: per anni si è continuato a vendere e/o a ridestinare quote importanti di edilizia pubblica, anziché costruire nuove case popolari e recuperare gli alloggi degradati per assegnarli alle famiglie meno abbienti.

Il rialzo generale dei prezzi sul mercato abitativo, l’impoverimento delle famiglie e una legislazione sulle locazioni private che nella realtà non regola quasi niente hanno aumentato e diffuso disagio ed emergenza abitativa: nel 2022 solo a Milano, nei due bandi per l’assegnazione di case popolari, sono state presentate complessivamente oltre 34 mila domande, per circa 1.200 alloggi disponibili in tutto tra Comune e ALER.

Si deve intervenire a tutti i livelli istituzionali con l’obiettivo di controllare e limitare le speculazioni immobiliari, garantire e aumentare l’offerta accessibile di alloggi in affitto”

Queste a è la dichiarazione congiunta di Roberta Vaia, Segretaria CISL Lombardia e Leo Spinelli, Segretario Generale SICET CISL Lombardia in merito all’emergenza abitativa in Lombardia.