Cgil, Cisl, Uil di Como contro l’aumento delle imposte comunali

Milano, 27.6.2014

I sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil di Como esprimono profondo disappunto per l’aumento delle tasse da parte del Comune di Como. La scelta della giunta di aumentare indiscriminatamente le tasse per tutti i cittadini che hanno un reddito superiore a 10.000 euro e di salvaguardare solo i redditi maggiori di 75.000 euro, affermano, è “iniqua, ingiusta e colpisce in particolare solo le fasce più deboli della popolazione, ossia tutte quelle famiglie che hanno redditi bassi e medio bassi che stanno tra i 10.000 e i 28.000 euro: per costoro, l’aumento sarà tra il 5,9% e il 6,2% , mentre chi guadagna tra i 55.000 e i 75.000 euro si vedrà aumentare le tasse solo dello 0,2%”. Cgil, Cisl e Uil ricordano anche che le proposte fatte unitariamente al Comune non sono state  minimamente prese in considerazione: la giunta  ha ignorato richieste che prevedevano prelievi ai proprietari di seconde case e la tutela dei redditi fino a 28.000. La manovra varata prevede invece milioni di euro di prelievi che non sono destinati a coprire i mancati trasferimenti da parte dello Stato ma che servono per giustificare le spese della giunta. Cgil, Cisl e Uil avevano chiesto anche di ottimizzare la macchina comunale e i servizi per evitare che in questo momento di forte crisi, sui cittadini comaschi si abbattesse una serie di aumenti ingiustificati e indiscriminati. “La scelta della giunta di mantenere tutto allo stesso modo – afferma Gerardo larghi, segretario generale Cisl dei Laghi – non può che vederci fortemente contrari: il nostro auspicio è che il consiglio comunale faccia marcia indietro e si muova in direzione opposta alla giunta e si impegni a tutelare chi sta peggio e metta in atto una riorganizzazione del sistema comunale comasco”. I sindacati non intendono restare a guardare ciò che accadrà con le braccia conserte e sono decisi a difendere gli interessi dei cittadini. “Come già detto al sindaco siamo disponibili a valutare insieme quali possono essere le forme di razionalizzazione della spesa dell’ente – aggiunge Larghi – , e invitiamo la giunta Lucini ad assumersi le proprie responsabilità a fare ciò.  Se si pensa che all’aumento di Imu, Tasi e Irpef si sommerà anche l’incremento della tassa rifiuti per il costo della raccolta differenziata, le famiglie comasca hanno il diritto di chiedersi quale sia l’idea guida di questa giunta”.