Milano, 21.3.2016
La Giornata internazionale contro il razzismo, che si celebra oggi, “ci offre l’occasione per riaffermare il nostro impegno per la costruzione di un mondo di giustizia e di uguaglianza, dove l’intolleranza e la xenofobia non abbiano cittadinanza”. Così Cgil, Cisl e Uil auspicando che i governi e le istituzioni europee mettano in campo politiche e misure per contrastare ed eliminare tutte le forme di discriminazione. “In tal senso, anche le decisioni del Consiglio d’Europa sull’ingresso e la protezione internazionale di profughi e rifugiati devono rispettare e garantire i diritti umani riconosciuti dalle convenzioni internazionali ed europee. Il recente accordo Ue-Turchia non va in questa direzione e non traccia percorsi sostenibili per l’Unione europea, per i paesi di transito e soprattutto per le persone che chiedono rifugio nel nostro continente”, affermano ancora Cgil, Cisl e Uil. Per quanto riguarda il nostro Paese, “occorre mettere in atto politiche e norme tese a contrastare tutte le forme di discriminazione e nel contempo favorire l’inclusione delle cittadine e dei cittadini immigrati, a partire dalla ripresa della discussione sulla riforma della cittadinanza attualmente al vaglio del Senato e già approvata dalla Camera. Si tratta di riconoscere un diritto fondamentale per gli oltre 800mila bambini nati e cresciuti in Italia, che spesso sono discriminati rispetto ai loro coetanei italiani. Inoltre riteniamo non più rinviabile il riconoscimento del diritto di voto amministrativo per le cittadine e i cittadini immigrati che vivono stabilmente in Italia”.
Cgil, Cisl e Uil auspicano, pertanto, che “questi temi diventino una priorità nell’agenda politica del governo italiano e, più in generale, che le politiche di inclusione degli immigrati siano parte integrante e fondamentale nelle strategie per lo sviluppo sostenibile e per una maggiore coesione sociale del Paese”.