Cinema, un bilancio della stagione natalizia

Milano, 7.1.2015
 
Il vero fenomeno della stagione è arrivato tardi, dopo il Natale. Si tratta del film interpretato da Checco Zalone Quo Vado? Per la regia di Gennaro Nunziante. Oramai Checco ha sostituito i cinepanettoni nel trionfo della stagione natalizia ed anche la sua volgarità è più controllata ma le frecciate contro il perbenismo rischiano di essere piuttosto populiste.
 
Ma al di là dei risultati degli incassi altri sono i film da segnalare usciti in questo periodo natalizio.
Un regista giapponese, sconosciuto ai più ma apprezzato già in parecchi festival ha girato Little Sister. Si tratta del poco più che cinquantenne Hirokazu Kore-eda, un maestro del genere familiare che ha al suo attivo già parecchi film tra i quali lo splendido Father and Son uscito un anno e mezzo fa nell’indifferenza del pubblico.. Nel raccontare la convivenza tra tre sorelle il regista sa entrare nel loro animo consegnandoci un perfetto ritratto dell’universo femminile
 
Nel campo dell’animazione va segnalato il prodotto diretto da Mark Osborne tratto da Il piccolo principe e che conserva lo stesso titolo.  Il libro di Antoine de Saint Exupéry  è fin troppo noto per raccontarne la trama ma va segnalata la capacità di rivolgersi, nel tradurre il libro su grande schermo, sia ai bambini che agli adulti. In particolare a quegli adulti che conservano il bambino interiore e che sanno, come afferma il piccolo principe, che “l’essenziale è invisibile agli occhi”.
 
Un bel melodramma ambientato nel 1952 è invece Carol di Todd Haynes candidato a parecchi Oscar. Si tratta di un’altra storia al femminile che affronta il tema della omosessualità, tema a quel tempo totalmente bandito dal cinema e dalla società. Nel raccontare il rapporto sentimentale tra due donne il regista omaggia il cinema del passato, quel cinema che era limitato nel suo racconto dalle convenzioni sociali e politiche.
Naturalmente le alternative qui segnalate,  ad esclusione del Piccolo principe, che comunque dichiara un incasso appena sufficiente, sembra non abbiano avuto risultati brillanti in termini di spettatori; ma si sa che il Natale al cinema quasi mai premia le opere migliori.