Cisl lombarda in campo su pensioni, rinnovo dei contratti, relazioni industriali

Milano, 1.4.2016
 
Si prospettano settimane calde per la Cisl lombarda, a livello regionale e sul territorio, a partire dalla giornata di mobilitazione di domani per modificare la riforma Fornero. Una mobilitazione lanciata dalla Cisl nel febbraio 2015, e poi diventata terreno d’azione unitario con lo slogan “Cambiare le pensioni per dare lavoro ai giovani”, che domani vedrà schierati in tutte le città della Lombardia sindacalisti e militanti cislini.  “Sarà una giornata importante che ci vedrà tutti impegnati in prima linea, perché dobbiamo costringere il governo ad aprire un confronto vero con Cgil, Cisl e Uil sulle pensioni. Vogliamo una riforma che introduca meccanismi di flessibilità in uscita e dia lavoro ai giovani, tuteli le pensioni in essere, rafforzari la previdenza complementare, riconosca il lavoro di cura e le peculiarità dei diversi settori”, ha detto Osvaldo Domaneschi, segretario generale della Cisl Lombardia, aprendo i lavori del consiglio generale regionale, in corso questa mattina al Crown Plaza di S. Donato Milanese. Le richieste della Cisl sui temi della previdenza sono state rilanciate anche dal segretario confederale Maurizio Petriccioli, che ha tenuto un’ampia relazione di apertura. “E’ un anno mezzo che assistiamo a un balletto degli spot tra governo e Inps – ha detto Petriccioli -. Il ministro Poletti si limita ad esprimere auspici sulla flessibilità, mentre dovrebbe fare. Anche le imprese vogliono andare nella direzione della flessibilità in uscita, perché non riescono fare turn-over”. “Sappiamo che l’elemento ostativo più forte è la condizione che l’Europa può mettere rispetto a una legge di stabilità che intervenga sulla previdenza – ha aggiunto -. Ma le condizioni per spiegare all’Europa la necessità di modificare la riforma ci sono”. Quanto al tema del fisco, Petriccioli ha sottolineato che una parte importante della proposta di legge Cisl, l’eliminazione della tassa sulla prima casa, è stata fatta. “Ma è una risposta parziale – ha detto Petriccioli –. Così come da rivedere sarebbe il bonus fiscale del governo Renzi, che ha creato disuguaglianze per reddito e per categorie di reddito”. “Il punto è che bisogna uscire dalla logica del bonus – ha concluso – e attuare una riforma del fisco che passi dalla revisione delle aliquote Irpef”. Nella sua ampia relazione Petriccioli ha richiamato il delicato contesto generale in cui trova a muoversi il sindacato . “Agiamo in un contesto di grande debolezza della democrazia e il caso del fiscal compact lo dimostra: le decisione viene presa da un tavolo di governi internazionali che prendono decisioni in base a loro interessi, non agli interessi del popolo europeo complessivamente inteso”, ha detto il segretario confederale. “Il tema della partecipazione nel legame della responsabilità è dirimente per capire di quale democrazia stiamo parlando – ha aggiunto -. La scelta di rilanciare il nostro impegno nei luoghi di lavoro e nel territorio è forte e vincente, perché occorre entrare in una nuova logica partecipativa e quindi di soggetto in grado di fare sistema con le istituzioni, le aziende, il credito”. Quanto ai fronti d’impegno della Cisl lombarda nell’imminente futuro, dirigenti e delegati saranno in campo il 7 aprile prossimo per il rinnovo dei contratti (dei lavoratori metalmeccanici e del pubblico impiego). “Sono appuntamenti importanti – ha sottolineato Domaneschi -, rinnovi difficili che si inseriscono nel delicato momento di confronto sul futuro della contrattazione in questo Paese”. L’impegno della Cisl Lombardia sul nuovo modello nuove relazioni industriali sarà rilanciato con Cgil e Uil il prossimo 12 aprile a Milano con il grande attivo regionale unitario che vedrà anche la partecipazione dei segretari generali Annamaria Furlan, Susanna Camusso, Carmelo Barbagallo.