Milano, 5.6.2015
Ed eccoci a recensire il miglior documentario sulla scena cinematografica negli ultimi mesi. Inutile sottolineare come abbia avuto una distribuzione carente e dei risultati di pubblico ben al di sotto di quanto meritava. Il film di Laura Poitras parte dalla intervista che Edward Snowden, agente della National Security Agency ha concesso alla regista e che è rimbalzata in tutto il pianeta e riportata da tutta la stampa. Infatti nella stessa viene denunciata l’appropriazione dei dati personali di migliaia di cittadini da parte della NSA grazie anche all’adesione di grandi compagnie telefoniche e di governi amici. Citizenfour però non si limita a descrivere il fenomeno ma lo tratta come una storia ad alta tensione, una specie dispy story internazionale, che ricorda i film di genere pur restando all’interno del documentario di denuncia.Viene infatti mostrato il coraggio di Snowden che decide di rischiare di perdere tutto, vita e libertà comprese, pur di informare i cittadini di tutto il mondo sui pericoli che corrono. Un film di denuncia che andrebbe diffuso anche per gli interrogativi che pone e le conseguenze dell’essere potenzialmente tutti spiati. Peccato per il risultato decisamente insufficiente registrato alla sua uscita.