Congressi – Cisl Brescia-Valle Camonica: fare rete, sviluppare il dialogo sociale

Milano, 31.3.2017
 
Francesco Diomaiuta è stato rieletto oggi alla guida della Cisl bresciana e con lui nella Segreteria provinciale confermati anche Alberto Pluda e Laura Valgiovio. Il voto è avvenuto al termine del 2° Congresso territoriale Brescia-Valle Camonica articolato in due giornate di lavoro che hanno coinvolto 220 delegati in rappresentanza degli oltre 96mila iscritti Cisl.
Sono sostanzialmente tre i titoli che riassumono i contenuti congressuali: definire un nuovo progetto organizzativo per rafforzare ulteriormente la presenza della Cisl sul territorio e nei luoghi di lavoro; investire sul dialogo con il mondo giovanile e sul loro coinvolgimento nel sindacato; fare rete e sviluppare dialogo e confronto sociale. “Tante sono le iniziative sul territorio che hanno messo a tema le questioni dello sviluppo – ha detto nella relazione congressuale il segretario generale Francesco Diomaiuta – ma è necessario ricondurre i diversi tavoli ad unità, per non disperdere energie e costruire risposte concrete ai problemi occupazionali che la crisi ha disseminato nel nostro tessuto produttivo”.
Brescia rappresenta una delle realtà economiche regionali e nazionali di maggiore rilievo, seconda in Lombardia per prodotto interno lordo, terza in Italia per il manifatturiero; lo scorso anno la produzione industriale è cresciuta del 3,2% ma il tasso di disoccupazione, ancora sopra l’8%, non contiene i segnali di riassorbimento sperati. Da qui una domanda di solidarietà e di dignità che interroga fortemente. La risposta della Cisl bresciana è nell’attuazione di tutte le opportunità delle politiche attive per il lavoro – con l’apertura di uno sportello per ascoltare, accompagnare e orientare chi è rimasto senza lavoro e chi un lavoro lo cerca – nella formazione e nella riqualificazione professionale. Senza dimenticare che la mancanza del lavoro ha determinato disuguaglianze sociali sempre più ampie, che per essere prese in carico hanno bisogno che Brescia torni a crescere, perché solo dalla ripresa possono arrivare le risorse necessarie. Un nuovo corso delle relazioni sindacali e di quelle industriali, una maggiore coesione del sociale, un’assunzione di responsabilità della politica diventano dunque strada obbligata.
Il segretario della Cisl bresciana ha sottolineato l’importanza di un ritrovato percorso di rapporti unitari tra le organizzazioni sindacali confederali, “nel tentativo – ha detto – di essere promotori di una rete territoriale per riportare la comunità bresciana a porre al centro degli interessi collettivi il lavoro e il bene di tutti”.
A chiudere il dibattito congressuale – caratterizzato dall’intervento di oltre trenta tra delegati e dirigenti di categoria – è stato il segretario della Cisl Lombardia, Ugo Duci, che ha ribadito l’attualità dei valori fondanti della Cisl e il bisogno di rifasi continuamente ad essi per il presente e il futuro di un’azione sindacale incisiva, credibile e coerente. Duci ha anche parlato della necessità di rimettere il territorio al centro del protagonismo sindacale: “Ma nessuno può essere protagonista se non gliene viene data la possibilità e purtroppo mancano ancora quei trasferimenti di risorse dalla Confederazione ai territori che sono state decise unanimemente dagli organismi, a tutti i livelli”. L’impegno non può dunque essere che quello di tornare a sollecitare l’applicazione delle deliberazioni, a partire dal prossimo appuntamento congressuale della Cisl Lombardia di fine maggio fino al Congresso nazionale che si terrà a Roma a fine giugno.
 
 
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