Milano, 3.4.2017
Dare risposte agli ultimi nel mercato del lavoro, favorire il coinvolgimento e il protagonismo di lavoratori temporanei e autonomi, generare una contrattazione di frontiera per i tanti ancora sprovvisti di tutela. Sono solo alcuni degli obiettivi della Felsa Cisl Lombardia, la federazione lombarda che tutela i lavoratori somministrati e autonomi, “incubatore di giovani” che per vincere le sfide del mondo del lavoro in continua evoluzione punta sull’impegno diffuso e continuo dei suoi rappresentanti sindacali aziendali. Lo ha ribadito il segretario generale uscente, Daniel Zanda, aprendo i lavori del 2° congresso della Felsa Lombardia, riunitosi oggi nella sede regionale di via Vida. “La grande novità di questi quattro anni, frutto di una scelta contrattuale bene precisa, è la presenza dei delegati tra i lavoratori in somministrazione – ha detto Zanda -. In Lombardia sono circa una ventina, in continuo rinnovamento, a causa del termine del contratto o della stabilizzazione. Questo continuo rinnovamento è senz’altro la parte più faticosa, ma al contempo l’esito più atteso di un lavoro, perché testimonia come questo impegno gratuito, libero e responsabile, sia un bene per tutti”. Sui delegati la Felsa Lombardia ha investito molto, anche in termini di formazione. Formazione che per il sindacato Cisl dei lavoratori “atipici” si conferma strategica anche nel rapporto coi lavoratori: negli ultimi quattro anni i sindacalisti Felsa hanno svolto circa 2.500 docenze, incontrando quasi 25mila persone. “Non solo le docenze sono un importantissimo strumento per far conoscere quanto di buono è stato fatto attraverso la contrattazione nella somministrazione – ha sottolineato Zanda – ma sono un’occasione di incontro straordinario: le migliaia di persone intercettate, tramite la Felsa hanno incontrato per la prima volta il sindacato”. “Insieme realizziamo il futuro” lo slogan del congresso, che al termine ha eletto la nuova segreteria, confermando segretario generale Daniel Zanda, affiancato da: Inga Antonciuc, Guido Fratta, Carlo Maderna, Emanuele Zelioli.
Tanti i temi al centro del dibattito: dal recente accordo per la tutela dei somministrati nella sanità al percorso legislativo del testo unico sulla pubblica amministrazione, dall’impegno sui progetti per chi cerca lavoro alle questioni del lavoro autonomo (al congresso hanno partecipato anche lo Snaam dei mandatari Siae e il Sinape, che rappresenta i lavoratori autonomi delle discipline olistiche), dalla nuova regolamentazione delle collaborazioni coordinate e continuative alla futura nascita della Fist, costituito da Felsa e Fisascat. Tema caldo per la categoria è il tavolo sul rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori in somministrazione, avviato venerdì. “Vogliamo intervenire in tempi rapidi sulle distorsioni come il problema degli appalti, della reiterazione dei contratti brevi, dell’ampio turnover in alcuni settori, a partire dalle Tlc”, ha detto Mattia Pirulli, segretario generale Felsa. “Puntiamo inoltre a far sì che nel nuovo contratto la formazione sia recepita come un diritto individuale del lavoratore – aggiunge – per assicurarne la piena occupabilità e la continuità lavorativa”. Ai lavori è intervenuto anche il segretario regionale Cisl Lombardia Mirko Dolzadelli, che ha sottolineato come il grande lavoro della Felsa nell’avvicinare persone che mai prima hanno incontrato il sindacato sia un’esigenza imprescindibile di tutta l’organizzazione. “Il senso della nostra azione sta nel fatto di saper cogliere la domanda individuale, trovarne risposta e tradurla in una visione collettiva – ha detto -. Dobbiamo rigenerare la nostra azione, saper anticipare , leggere dove va la società e il mondo del lavoro e saper quindi generare risposte concrete e di prospettiva”.
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Relazione Congressuale Felsa Cisl Lombardia – (48 KB) |