Congressi – Fistel Cisl Lombardia: il futuro è un contratto nazionale dell’Ict

Silvio Belleni è stato riconfermato segretario generale della Fistel Cisl Lombardia, la federazione sindacale della Cisl che associa i lavoratori delle aziende dell’informazione, dello spettacolo e delle telecomunicazioni. Con lui in segreteria: Luca Legramanti e Francesca Piubello. L’elezione è avvenuta venerdì 12 maggio a conclusione dei lavori del 6° congresso regionale. “Per la persona, per il lavoro” lo slogan della due giorni di confronto e dibattito che ha riunito all’auditorium del Pime  102 delegati in rappresentanza di oltre 11mila iscritti. Al centro delle sfide del futuro della Fistel Lombardia, la trasformazione del contratto nazionale da “telecomunicazioni tradizionali” a quello dell’Ict, includendo quelle imprese che provengono dal settore dell’informatica e dei contenuti. “Nel prossimo futuro lo sviluppo sarà caratterizzato sempre meno da comunicazione tradizionale, intesa come fonia, e sempre più da integrazione tra telefoni, dati, informatica e contenuti – sottolinea Silvio Belleni, segretario generale Fistel Cisl Lombardia -. Sarà quindi necessario creare un grande contenitore  contrattuale che possa dare rappresentanza a tutto il mondo dell’innovazione e in cui possano confluire e riconoscersi quelle imprese che in questo Paese rappresentano l’eccellenza e l’indotto di un mondo che oggi risulta estremamente disperso e frammentato in tanti contratti di lavoro”. Nella sua ampia e articolata relazione, Belleni ha fatto il punto sulle difficoltà delle aziende editoriali, dove la crisi complessiva ha significato soprattutto crollo degli investimenti pubblicitari. “Oggi siamo in presenza di una leggera ripresa, che però non a caso avviene in maniera non omogenea e fortemente squilibrata – ha sottolineato il segretario generale della Fistel Cisl lombarda -. I settori dei media devono confrontarsi con una crisi dovuta alle evoluzioni tecnologiche, legate al digitale e all’Ict che sta cambiando radicalmente l’evoluzione dei prodotti. Diventa prioritaria la loro modalità di distribuzione e di consumo e l’articolazione delle risorse generali”. Quanto al recente protocollo di autoregolamentazione sulle attività di call center, firmato il 4 maggio scorso a Palazzo Chigi, Belleni ha sottolineato il giudizio “molto positivo” sul protocollo, definendolo un “punto di svolta, frutto anche dell’azione sindacale”. “E’ di grande importanza che 13 aziende industriali del paese, che rappresentano il 65% del mercato – ha detto – abbiano deciso di stabilire un codice di comportamento per ridurre fortemente le delocalizzazioni, impedire le gare al massimo ribasso e rispettare una serie di norme a tutela dell’occupazione italiana”.

Relazione Congressuale