Consiglio Generale della UST CISL dei Laghi

Il Consiglio Generale Territoriale della Cisl dei Laghi si è riunito martedì 28 marzo presso il Castello di Casiglio di Erba. Sono intervenuti ai lavori il Segretario Confederale Andrea Cuccello e il Segretario Generale USR Cisl Lombardia Ugo Duci.

La CISL dei Laghi ha in parte rinnovato la sua segreteria, raccogliendo le dimissioni di Marco Contessa e Elisa Di Marco. I due segretari saranno destinati ad altri incarichi in risposta ad una necessità espressa dalla segreteria regionale della Cisl che li porterà a far parte della “squadra” che rappresenta la Lombardia nei settori chiave del welfare e del mercato del lavoro.

A seguito delle dimissioni di Contessa e Di Marco il Consiglio Generale ha quindi eletto, quali nuovi componenti, Paola Gilardoni e Albino Gentile, che andranno ad affiancare il segretario generale Daniele Magon e il segretario organizzativo Leonardo Palmisano.

L’intervento di Daniele Magon, Segretario Generale UST dei Laghi

“Voglio iniziare questa relazione parlando di un tema che vediamo ogni giorno: la violenza, sia verbale, sia fisica. In un Paese pacifista come l’Italia è impensabile parlare di violenza, soprattutto in un periodo come questo in cui stiamo subendo indirettamente la guerra, non solo la guerra in Ucraina, ma tutte le altre guerre che sono in atto. La pace e il rispetto sono atteggiamenti da salvaguardare in qualunque momento, anche quando si manifestano le proprie opinioni. Ma tutta questa violenza ci fa capire che c’è un disagio e una rabbia sociale da parte di una parte del Paese e le cause possono essere molteplici: se non riusciamo a recuperare queste persone il disagio continuerà ad aumentare e ad espandersi.”

“Chiediamo un patto sociale al Governo e alle altre parti sociali per far sì che si possa raggiungere uno sviluppo economico e non c’è sviluppo economico senza parlare di equità ed energia. A proposito di energia, l’obiettivo è l’autonomia energetica dell’Italia che è un Paese ancora basato sulla manifattura; per far sì che questo accada c’è bisogno di una combinazione di fattori, come ad esempio giustizia e tasse, che permettono a chi investe di guardare all’Italia come un Paese interessante e senza investimenti non ci può essere una buona occupazione.”

“Una delle priorità della CISL riguarda il mercato del lavoro e le competenze: oggi si è generata una distanza tra ciò che chiedono le aziende e le competenze effettivamente presenti, c’è una mancanza di persone qualificate. Ad aggravare ulteriormente il problema, c’è il fatto che negli ultimi anni le aziende hanno guardato solo ai contratti brevi, al posto che formare i lavoratori hanno preferito assumere con contratti atipici: ciò ha provocato anche l’uscita dal lavoro di molti lavoratori, anche senza la presenza di un lavoro sostitutivo, proprio per un mancato interesse nei riguardi del proprio posto di lavoro. Per questo serve una formazione continua per tutti i lavoratori e una formazione specifica anche per i giovani, a partire dalle scuole, sia per contrastare così l’abbandono scolastico, sia in vista del loro futuro: in Lombardia sono presenti 200.000 giovani che sono isolati e molti di loro non studiano, non lavorano e non si formano, questi giovani devono essere recuperati e formati.”

L’intervento di Ugo Duci, Segretario Generale CISL Lombardia

“La forte partecipazione a questo Consiglio Generale è segno che questo territorio è vivo e partecipato e la presenza di diversi segretari regionali e territoriali (Fabio Nava, Paola Gilardoni e Roberta Vaia della CISL regionale, Carlo Gerla della CISL di Milano, Francesco Corna della CISL di Bergamo, Alberto Pluda della CISL di Brescia, Davide Fumagalli della CISL di Bergamo e Mirco Scaccabarozzi della CISL di Monza Brianza Lecco) è il risultato di un’azione collettiva e della creazione di una comunità che abbiamo costruito negli ultimi anni.”

L’intervento di Elisa Di Marco e Marco Contessa

Elisa Di Marco, ex componente di Segreteria della CISL dei Laghi, ora alla CISL Lombardia nel dipartimento politiche del lavoro: “Ho sempre pensato che sia l’azione quotidiana quello che fa la differenza nella nostra organizzazione e nel mio piccolo ho sempre cercato di agire libera da pregiudizi e in sinergia con tutte le associazioni e le organizzazioni del nostro territorio. 18 anni fa quando sono arrivata in CISL c’erano i centi di collocamento e nessuna traccia di politiche attive del lavoro; ora possiamo parlare di politiche attive in divenire e speriamo che GOL sia un’opportunità di sviluppo per le nostre province, che dia rilancio, non solo economico, a tutti quanti, più e meno giovani e che tenga conto dei nuovi bisogni di lavoratrici e lavoratori. A proposito di questo tema è necessario che il “nuovo lavoro”, il lavoro agile, le forme di flessibilità portino ad una revisione del nostro ruolo e della contrattazione sindacale, per far sì che che la CISL stia al passo coi cambiamenti e non li subisca.”

Marco Contessa, ex componente di Segreteria della CISL dei Laghi, ora alla CISL Lombardia nel dipartimento welfare: “Negli ultimi tempi siamo risuciti a sosttoscrivere con le ATS territoriali protocolli di intesa, che ci permetteranno di essere partecipi in merito all’attuazione della legge 22 a livello regionale. Per fare questo occorrerà un puntuale controllo su tutti i passaggi che riguardando l’attuazione, anche perchè le tante problematiche che stiamo vivendo, come ad esempio la carenza del personale medico, non ci permettono di guardare al futuro con ottimismo. In parallelo, abbiamo ripreso anche la contrattazione sociale che ci permette di essere vicini a tutte quelle persone che senza la contrattazione sociale rimarrebbero escluse. In merito al tema della sicurezza sul lavoro, i tanti dialoghi con il Prefetto di Varese che ha convocato il Tavolo sulla Sicurezza, Confindustria Varese e le ATS territoriali ci hanno permesso di riportare il tema della sicurezza sul lavoro all’attenzione di molti, per far sì che il diritto al lavoro si possa coninugare con il diritto alla vita.

La CISL dei Laghi ha anche a cuore il tema frontalieri e il tema dei servizi: a proposito di quest’ultimo, è bene sottolineare l’importanza del fatto che le tante persone che si rivolgono al sindacato per i loro bisogni trovino le risposte, grazie alla disponibilità e alla professionalità dei nostri operatori.”

L’intervento di Andrea Cuccello, Segretario Confederale

“Siamo in una fase molto particolare, sono state settimane difficili e ricche di eventi controversi, ad esempio la manifestazione della CISL scuola a Firenze quando la politica si è presa la scena, oppure la tragedia di Cutro, che ha contato 100 morti di cui 40 bambini. Quest’ultima vicenda ci fa capire che bisogna affrontare il problema dell’immigrazione, un tema estremamente complicato e complesso, perchè a Cutro non sono arrivate persone che provenivano dall’Africa, ma dall’Asia, dall’Afghanistan, da Paesi che sono al di fuori di quell”accordo’ con i Paesi dell’africa di cui si parla.

In merito alla situazione che sta vivendo l’Iran, alla manifestazione nazionale della CISL c’è stata la testimonianza di Moustafa, un ragazzo di 46 anni scappato dall’iran perchè la sua vita non era più sostenibile, perché non è possibile che le donne vengano picchiate e stuprate perchè mettono male il chador e si vede un ciuffo di capelli oppure gli uomini subiscano lo stesso perchè omosessuali o perché decidono di comprare un paio di jeans.


Le questioni che sta portando avanti la CISL, come ad esempio la questione del Mezzogiorno, della non autosufficienza, del rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione, del rinnovo del Reddito di Cittadinanza, si possono risolvere solo tramite la contrattazione, non si risolvono con le azioni che sta mettendo in atto il Governo che sono poco più che informative e non concrete. Per questo motivo la CISL ha iniziato a ragionare mettendo come elemento ultimo non lo sciopero, in quanto abbiamo visto che quelli messi in atto dalle altre due organizzazioni sindacali per la Legge di Bilancio 2021 e 2022 non solo non hanno portato risultati, ma anzi hanno svalutato il percorso fatto.


In merito alla raccolta firme per la legge di iniziativa popolare riguardo alla partecipazione dei lavoratori, questa affronta il problema che hanno le aziende a livello dimensionale: ci sono aziende sempre più piccole, polverizzate e che non riescono a fare azioni di valorizzazione e formare il personale, per eliminare il problema degli infortuni sul lavoro e allo stesso tempo contrastare la questione delle competenze: il lavoratore deve partecipare per essere protagonista dell’azienda.”