Milano, 6.4.2016

aziendale. A ricompattare i sindacati dei metalmeccanici la posizione di Federmeccanica sul salario minimo garantito, che, blocca il tavolo della trattativa, con una proposta che garantirebbe un aumento salariale solo al 5% dei lavoratori. L’Associazione delle imprese metalmeccaniche, secondo Andrea Donegà, segretario regionale Fim Lombardia “ha trovato una risposta unitaria alla sua ottusità” con una proposta che, a suo dire, “produce effetti negativi sui lavoratori e sulle aziende più in difficoltà”. Donegà, membro della delegazione che tratta con Federmeccanica, ha sottolineato che gli “avanzamenti importanti sulla base normativa”, che creano le condizioni per sottoscrivere un “contratto nazionale innovativo, ma bisogna assolutamente sciogliere il nodo salariale”.