Cri, sindacati chiedono un tavolo regionale per tutelare lavoratori e cittadini

Milano, 31.3.2014
 
La Regione apra ”con urgenza un tavolo per la tutela del servizio pubblico, dei diritti dei
lavoratori e dei cittadini” E’ quanto chiedono le federazioni lombarde di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Cisal, preoccupate dalla trasformazione della Croce Rossa italiana in ente privato.    ”L’unica certezza, a oggi – è quanto scrivono in una nota – è che le lavoratrici e i lavoratori della Croce Rossa Italiana saranno penalizzati da turni di lavoro più pesanti. A salario ridotto. Ma se un lavoro l’avranno. Avviata la privatizzazione dell’ente, ora è il caos”. Dopo la rottura delle trattative a livello nazionale, in vista della manifestazione nazionale di venerdì 4 aprile anche in Lombardia questa mattina si è tenuto un presidio davanti alla Direzione della Cri Lombardia. ”Inaccettabile – prosegue la nota dei sindacati – il passaggio dal contratto degli enti pubblici non economici a quello privato dell’Anpas senza la possibilità, per le organizzazioni dei lavoratori, di definire norme di raccordo: saltando queste, salta la garanzia dei posti di lavoro. E rischiano tutti, sia i lavoratori a tempo indeterminato sia quelli a tempo determinato, che in Lombardia sono la stragrande maggioranza: 634 su 790 dipendenti totali”.  I sindacati hanno inoltre diffidato i Comitati Locali e Provinciali della Cri dal sottoscrivere contratti difformi dalla vigente normativa, fino a quando saranno concordate le procedure per il passaggio dal contratto Epne al contratto Anpas.