Documenti – Commemorazione al memoriale della Shoah

Milano, 16.3.2016
 
Un treno per Auschwitz 2016
Commemorazione al memoriale della Shoah
 Intervento di Ugo Duci, segretario organizzativo Cisl Lombardia 
 
Ci sono luoghi, nel mondo, in cui le parole, di qualsiasi lingua siano, ti appaiono subito inadeguate, insufficienti, perfino inutili, forse offensive.
Ci sono luoghi, nel mondo, in cui il silenzio ti sembra l’atteggiamento più giusto, il giudizio più vero, il testimone più attendibile.
Luoghi del mondo in cui il silenzio, che si fa sgomento, orrore, incredulità, si impone e annulla ogni umana possibile parola. 
 
Auschwitz e Birkenau lo sono più di tutti, questo luogo!
 
A quale espressione umana infatti, se non al silenzio, affidare la constatazione che qui l’umano non solo ha praticato il disumano, ma ha voluto, saputo e potuto varcare un limite inenarrabile, quello che ha portato l’umanità nell’inumano, cioè alla negazione stessa di ciò che dovrebbe essere: comunità di umani, appunto!
 
Eppure, non possiamo rimanere in silenzio.
 
Ragazzi: tornerete nelle vostre scuole, nelle vostre comunità, tra i vostri coetanei; abbandonate allora, una volta tornati, il rispettoso e riflessivo silenzio con cui avete visitato questo luogo e compreso cosa vi è accaduto.
 
Gridate, allora, con voce alta e ferma:  “MAI PIÙ”! “MAI PIÙ”! 
 
Raccontate ai vostri coetanei di quanti ragazzi come voi siamo giunti qui un giorno, in treno come voi, e non siano mai più ritornati, e ripetete: “MAI PIÙ”! 
E chiedete, a voi stessi innanzitutto, poi ai vostri compagni e ai vostri amici, e a tutti i giovani come voi: “cosa possiamo fare, cosa dobbiamo fare, oggi, per aiutare la nostra comunità, il nostro gruppo, il nostro paese, e poi l’EUROPA e infine il MONDO, affinché mai più, nel piccolo come nel grande, nel singolo incontro con l’altro, chiunque esso sia, come nelle relazioni tra i popoli, sia consentito anche a un solo uomo di varcare ancora una volta il confine dell’inumano.
 
Custodire la memoria di ciò che è avvenuto qui ci aiuterà a restare umani di fronte al male, anche al male di oggi.
Il male fatto da chi erige barriere, muri, difese di filo spinato, come quelle erette ad  Auschwitz e Birkenau, contro i doveri di solidarietà e accoglienza verso chi scappa dalla guerra, dalla fame, dalle nuove oppressioni.
Il male fatto da chi pensa che possa essere con le bombe sganciate dai droni che si riuscirà a dare un ordine definitivo e perenne al mondo ed ai popoli.
Il male fatto da chiunque discrimina e immagina nuovi ghetti per chi considera meno uomo o meno donna degli altri: un omosessuale un disabile, un carcerato, un rom o sinti, un nero.
Il male fatto da chi, in nome di Dio, compie stragi in giro per il mondo per gettare il mondo nel terrore.
 
Cari ragazzi, la fiaccola della verità, della giustizia e della libertà è nelle vostre  mani.
Affinché non si spenga mai più, perché possa illuminare un giorno tutto il mondo, come disse il Papa venuto da questa terra, “prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro di umanità”.