Due film sulla religione

Milano, 28.7.2015
 
Nella programmazione estiva che tradizionalmente riprende (non sempre) il meglio della stagione trovano spazio anche film anomali che però ci danno uno spaccato interessante di certi mondi, Spesso tali opere sono dei documentari e questa volta ne vogliamo segnalare due che sono approdati nelle sale milanesi ed ambedue, seppur in modo molto diverso, parlano di religione.
 
Il primo, opera intelligente di Ernesto Pagano, apre una finestra sul bisogno del sacro napoletano e si intitola  Napolislam. E, come dice il titolo, il film dialoga con i credenti di un’altra religione in una città dove si santificano non solo le madonne e S. Gennaro ma anche Maradona. Ed anche l’Islam ha una sua tradizione napoletana dal momento che fin dal cinquecento registrava una moschea. Ora l’autore vuole capire meglio questo mondo ed attraverso interviste ai convertiti ma anche agli scettici, ai mussulmani ed ai cristiani, scoprendo come il Corano diventa una via d’uscita dal male e l’Islam è vissuto come un modello di civiltà e non solo come immagine terroristica. Peccato che il film abbia limitata distribuzione.
 
 
 
La seconda opera da segnalare è Going Clear: Scientology e la prigione della fede, documentario di Alex Gibney sui nostri schermi da fine giugno, che getta uno sguardo all’interno di quella controversa religione anche attraverso testimonianze ed interviste a degli ex adepti, alcuni con ruoli di primo piano all’interno della organizzazione. Viene così presentata, nell’arco di un paio d’ore, la storia condensata di Scientology con i lati oscuri ma soprattutto viene utilizzato lo stesso metodo che essa utilizza nei confronti di chi si avvicina: il ritorno alla memoria,  che in questo caso è quella controversa di una religione fondata da Ron Hubbard nel lontano 1954 e diventata soprattutto una occasione per fare denaro attraverso persecuzioni e minacce psicologiche .