Fare “rete” per il lavoro dignitoso, libero da ogni forma di violenza

Milano, 31.10.2019

Non esiste una “formula magica” per contrastare il fenomeno crescente del disagio lavorativo, delle molestie, delle discriminazioni e violenze nei luoghi di lavoro. Senz’altro, però, il lavoro che la Cisl sta portando avanti in Lombardia, con le associazioni, istituzioni e anche forze dell’ordine sul territorio, ha dimostrato che l’azione “a rete” e l’approccio multidisciplinare sono fondamentali.
La conferma si è avuta anche nel corso dell’incontro “Promuovere il lavoro dignitoso, libero da ogni forma di violenza” organizzato dal Coordinamento Donne Cisl Lombardia.
“La violenza crescente sia verbale che fisica, dentro e fuori i luoghi di lavoro, è un tema che non può lasciarci indifferenti – spiega Angela Alberti, responsabile del Coordinamento -. Ed è importante formarsi e formare, guardare oltre la propria esperienza per acquisire strumenti sempre più efficaci”. Nel corso della mattinata si sono quindi alternati gli interventi di diversi “addetti ai lavori”, come Rosalba Gerli, responsabile del Servizio psicologico disagio lavorativo, molestie e mobbing Cisl Milano Metropoli, Isabel Perletti, consigliera di parità della Provincia di Bergamo, Roberto Tesorino Ferola, commissario capo della polizia di stato presso la Divisione Anticrimine Questura di Milano.
Nel suo breve saluto, il segretario generale della Cisl Lombardia, Ugo Duci, ha ricordato le parole del fondatore della Cisl, Giulio Pastore, che esortava i sindacalisti a partire dalla condizione umana, di diseguaglianza, di sofferenza, dei lavoratori e adeguare quindi il proprio impegno. Sofferenza che, emblematico l’intervento della dottoressa Gerli, è una condizione tutt’altro che infrequente per i lavoratori del “terzo millennio”. Le donne sono le vittime principali di molestie e discriminazioni, ma l’esperienza del servizio per il disagio lavorativo della Cisl milanese dimostra che, dal 2008 ad oggi, il problema riguarda in misura crescente anche gli uomini. “La violenza sul lavoro è il sintomo visibile di una violenza strutturale al sistema – ha spiegato Rosalba Gerli -. Il problema non si può quindi affrontare solo superficialmente, occorre scavare e sradicare le cause. Il lavoro da fare è tanto e complesso e l’individualismo e l’economicismo imperante non aiutano”. Decisivo, nel contrasto a tutte le forme di violenza, è il ruolo del gruppo, in azienda, in famiglia. E’ dimostrato dai casi concreti, infatti, che dove il gruppo reagisce, supporta e solidarizza, è meno difficile attuare strategie di contrasto.
A conclusione dell’incontro è intervenuta Liliana Ocmin, responsabile Coordinamento Donne Cisl nazionale, che ha definito “un grande risultato” la convenzione Ilo su violenza e molestie. “Adesso occorre lavorare – ha detto – affinché la sua ratifica avvenga più presto. Su questo abbiamo già sollecitato la ministra Bonetti”.