Film della settimana – Il capo perfetto

La retorica dei valori aziendali

Milano, 11.1.2022

Una stagione cinematografica minore quella natalizia, anche a causa della pandemia che ha consigliato una certa chiusura casalinga. Se si esclude l’ottimo risultato di Spider-Man tutti gli altri titoli non riescono a sfondare, italiani compresi se non in parte Diabolik.
Tra le uscite natalizie va invece segnalata la commedia Il capo perfetto di Fernando León de Aranoa, il regista spagnolo pluripremiato ai vari festival che si è sempre occupato di problemi sociali e del mondo del lavoro a partire dai primi film. Basti solo citare I lunedì del sole sulla crisi industriale in una città della Spagna del Nord o Perfect day sugli operatori umanitari in zona di guerra. Il capo perfetto del quale si parla in questo film è il titolare di un’azienda che produce bilance industriali. La bilancia diventa in qualche modo il simbolo di una gestione che deve tenere in equilibrio tutte le cose. Il nostro protagonista è in attesa di un’ispezione che dovrà selezionare l’impresa per un premio prestigioso. Peccato che, al di là delle apparenze, non tutto sia perfetto come recita il titolo. Se I lunedì del sole parlava del mondo del lavoro visto con gli occhi dei disoccupati, qui viene ribaltato il punto di vista, quello dell’imprenditore che vorrebbe essere accondiscendente nei confronti degli operai usando la retorica dei valori ma avente come unica finalità la produttività e l’immagine aziendale. In questo panorama il regista mette in evidenza i vari ruoli: il traditore, il vincitore, l’opportunista, il ricattatore, ecc. Il tutto nella cronaca di una settimana di produzione che fa emergere il cinismo che nasconde i drammi sociali. Un film sulla giustizia, della quale la bilancia è simbolo, come concetto utile da manipolare a seconda degli interessi. Un film che riflette anche sul sistema capitalistico sui suoi drammi ma anche in modo farsesco.