Film della settimana – Per un’estate d’autore

Milano, 30.7.2019

Ed eccoci alle prese con le vacanze estive che possono essere anche l’occasione per il recupero di alcuni film usciti recentemente che si sono caratterizzati per la loro intelligenza senza cadere nella banalità e nel clima di odio che sta caratterizzando questo nostro periodo storico. Diamo qui in sintesi alcuni titoli, anche se altri se ne possono trovare tra le proposte estive dei locali aperti o delle arene. Partiamo da Sir-Cenerentola a Mumbai, inserito anche nel programma del Labour Film Festival 2019. E’ la storia di una giovane vedova che lavora come domestica a casa di un imprenditore per uscire dalla situazione di esclusione nel villaggio natale e nella sua stessa famiglia. Poi scatta la scintilla dell’attrazione reciproca tra padrone e serva nonostante le differenze di casta. Il film, diretto da Rohena Gera, pur nella sua drammaticità è delizioso e vale la pena di recuperarlo.

Un incrocio tra noir e fantascienza è invece Serenity – L’isola dell’inganno di Steven Knight. Abbastanza snobbato dalla critica è stato apprezzato dal pubblico per la sua misteriosità e per le svolte narrative. Knight è un regista che già ci aveva colpito qualche anno fa con un film virtuoso come Locke tutto girato all’interno dell’abitacolo di un’auto. Virtuosismo di regia anche quella di Gaspar Noè col drammatico Climax, il racconto di tre giorni in una casa isolata di un gruppo di giovani danzatori alle prese con una sangria allucinogena.

Passiamo ad altro genere quale la commedia, con Arrivederci professore di Wayne Roberts. Si tratta di una commedia drammatica sul cambiamento che opera in un docente universitario di mezza età la scoperta di un cancro allo stadio terminale. Tra i film da recuperare (oltre a quelli già segnalati in questa rubrica) vi è la ripresa nelle sale di Gloria Bell di Sebastián Lelio, ritratto di una donna forte e nello stesso momento fragile che rappresenta il nuovo Cile. Da non perdere neppure il testamento spirituale di Andrzej Wajda, Il ritratto negato, sulla figura di un grande artista polacco alle prese con il comunismo che lo perseguita per non aver adeguato la sua arte astratta ai dettami del realismo socialista. E’ segnalato inoltre in uscita a metà agosto la commedia Diamantino di Gabriel Abrantes e Daniel Schmidt sulla vicenda di un portoghese fuoriclasse del pallone (ma ignorante in politica) che viene strumentalizzato dalla destra salvo poi essere salvato da un rifugiato. Una favola che parla di strumentalizzazione dello sport, di nazionalismo e si immerge nell’attualità.

Terminiamo con il cinema di casa nostra, segnalando un’opera prima purtroppo snobbata dalla distribuzione. Si tratta dell’esordio del documentarista Nicola Bellucci con Il mangiatore di pietre. Un film girato tra una piccola comunità nelle Alpi piemontesi dove un trasportatore illegale di migranti al di là del confine francese deve indagare sulla morte di un suo amico e rivale.