Milano, 4.2.2021
In occasione della giornata della memoria molti locali, attraverso le loro piattaforme, hanno fatto delle proposte di visione. Troviamo così disponibili capolavori come Il grande dittatore di Chaplin ma anche alcuni documentari interessanti, Tra questi l’ultimo uscito è Se questo è amore, una produzione austriaco-israeliana diretta da Maya Sarfaty che racconta una storia d’amore ambientata ad Auschwitz (e ricostruita dai protagonisti oramai anziani) tra una prigioniera ebrea ed un ufficiale delle SS. La nostra, tra le prime arrivate al campo nel marzo 1942, viene messa a lavorare in un fabbricato a pochi passi dai forni crematori per smistare i beni sequestrati ai prigionieri. Lei, aspirante attrice, fa innamorare Franz, l’ufficiale austriaco che la protegge da una fine tragica. Ma, dopo la fine della guerra, quando vengono processati gli ex ufficiali delle SS, Franz continua a dichiarare il proprio amore per la ragazza. Il loro è però vero amore o solo opportunismo? Da qui il titolo che richiama il testo di Primo Levi (ma che nella versione originale fa riferimento ad una canzone tedesca dal titolo “non è mai stato amore”. Un film su di una vicenda paradossale che attraverso un montaggio di materiali originali in realtà racconta un dramma che non è solo privato ma collettivo come quello dell’annientamento di una nazione.