Milano, 18.2.2019
Settimana che offre parecchie occasioni di gustare del buon cinema. Basti citare La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi tratto dal libro di Saviano oppure Green Book sull’amicizia tra un buttafuori ed un pianista nero in viaggio nell’America razzista degli anni ’60. Ma qui vogliamo concentrarci su una pellicola drammatica tedesca che parla di lavoro in un supermercato. Si tratta di Un valzer tra gli scaffali di Thomas Stuber, film meno distribuito degli altri citati ma che offre un certo interesse nell’aiutare a scoprire un mondo poco conosciuto. E’ questo infatti il mondo nel quale si trova il nuovo giovane dipendente di un grande supermercato assunto come carrellista. Un mondo fatto di ordine maniacale che però non esclude l’amicizia e l’aiuto dei colleghi per imparare i trucchi del mestiere. Un giorno il nostro eroe si innamora di una responsabile di reparto che risulta però essere sposata e quando lei si ammala la sua assenza fa cadere il giovane in depressione. L’ambientazione serve in realtà al regista per descrivere la quotidianità di una provincia della Germania Est, ma sottolinea come il luogo di lavoro sia qualcosa di più: un luogo dove nascono amicizie, amori ed anche dignità in risposta alla banalità della vita quotidiana. Ed il regista e gli interpreti riescono a rendere anche la poesia e la magia che può nascere. Una magia fatta di sguardi e sorrisi.