The Danish Girl

Milano, 7.3.2016

Un interessante film sulla identità quello di Tom Hooper (interpretato da un Eddie Redmayne a suo tempo premiato per l’interpretazione di Stephen Hawking in La teoria del tutto) che è valso l’Oscar come attrice non protagonista alla svedese Alicia Vikander. Porta il titolo The Danish Girl, come il romanzo da cui è tratto, e racconta la storia della pittrice  Lili Elbe, nata di sesso maschile sotto il nome di Einar Wegener, che è stata la prima persona nella storia a sottoporsi a un intervento per cambiare sesso. Una ricerca di identità naturalmente scandalosa per la medicina del suo tempo (siamo agli inizi del ‘900) che infatti vorrebbe internarlo in manicomio. La Vikander interpreta la parte della moglie Gerda Wegener  pittrice e disegnatrice, che starà vicino al marito sino alla morte dovuta al rischio delle operazioni per il cambio di sesso ed è colei che trasmette maggiormente le emozioni di un amore difficile. Ma il film si contraddistingue non solo per le belle prove attoriali ma anche per una fotografia armoniosa di grande impatto figurativo e per il modo quasi pudico con il quale è trattata l’omosessualità. Insomma un film che scava più nella testa che non nel mostrare i corpi ma forse per questo più consono al dibattito odierno sui diritti senza mai scadere nella pornografia.