First Cisl Lombardia in campo per gli esodati ex banche venete

Milano, 17.7.2017

Una situazione, quella di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che era ormai compromessa da tempo. La dichiarazione di “stato di dissesto o rischio di dissesto” della Bce e l’avvio della procedura di liquidazione coatta amministrativa da parte di Banca d’Italia non lasciavano dubbi.
L’intervento di Intesa Sanpaolo, favorito dal decreto in corso di conversione in legge – già approvato alla Camera – più che un aiuto alle banche è un aiuto reale a un sistema, quello del credito, fondamentale e strategico per l’intero Paese.
La combinazione delle due azioni, decreto e acquisizione, ha consentito di gettare le basi per una soluzione che, attraverso l’accesso volontario al Fondo esuberi di settore, permetterà di non perdere occupazione e professionalità a tutto vantaggio della clientela delle due banche.
La questione rimane comunque molto complessa. L’accordo firmato nei giorni scorsi è solo la prima tappa, forse nemmeno la più difficile, di un percorso ancora lungo e difficile. La First Cisl ritiene che resti ancora molta strada da fare per tutelare i lavoratori sul territorio e per dare risposte sul futuro degli oltre settecento dipendenti rimasti fuori dal perimetro di Intesa Sanpaolo. “Garantiremo un aiuto materiale a tutti quei lavoratori che accederanno al Fondo esuberi – dichiara Pier Paolo Merlni, segretario generale First Cisl Lombardia – tramite il controllo degli estratti conto retributivi individuali. Inoltre, grazie all’accordo in essere tra EsoFirst Lombardia – il settore di First che si occupa esclusivamente di esodati – e Fnp Lombardia – la federazione dei pensionati – abbiamo elaborato un ‘programma’ in grado di eseguire una simulazione di calcolo dell’importo relativo all’assegno che ogni esodando percepirà mensilmente”.