Flaei Cisl Reti: superare la crisi investendo sui giovani

Milano, 25.10.2016

 

In un momento storico nel quale in Italia la disoccupazione giovanile ha raggiunto circa il 40%, il prodotto interno lordo è calato del 3%, a fronte di una crescita generale in tutti gli altri Paesi, e il numero di nuovi imprenditori è il più basso in assoluto, la ripresa italiana passa necessariamente attraverso i giovani. Se n’è discusso oggi a Expotraining, fiera della formazione e il lavoro, nell’ambito del Forum del lavoro e dell’incontro organizzato dalla Flaei Cisl Reti.
“Occorre oggi costruire una nuova architettura produttiva, all’interno della quale coniugare ogni tipo di scelta capace di investire sul lavoro e sui giovani. Non è un caso che siano le imprese che investono in innovazione a creare occasioni di lavoro”, ha sottolineato Carlo De Masi, segretario generale Flaei Cisl Reti. “Innovazione dei processi, domotica, banda larga – aggiunge – sono opportunità di sviluppo e occupazione”.
Secondo Luigi Caronni, responsabile personale Filiera Energia A2A, occorre “costruire ponti, tra il mondo della scuola e le imprese”. “Le imprese più grandi – ha sottolineato- devono avere un ruolo di capofila in questo senso. E lavorare in rete con parti sociali e istituzioni”. Rete che secondo Stefano Giudici, responsabile relazioni industriali Edison, deve focalizzare la sua attenzione sulla relazione col territorio, “per un’efficace sinergia tra esigenze delle comunità locali e delle imprese”. Ragionare su come e quali occasioni occupazionali creare per i giovani non può prescindere da una riflessione sul futuro della crescita, dello sviluppo, della demografia, secondo Osvaldo Domaneschi, segretario generale Cisl Lombardia. “Le politiche del lavoro devono essere coerenti e adeguate ai cambiamenti in corso, i lavoratori devono essere considerati risorse su cui investire, attraverso nuovi modelli di formazione e partecipazione – ha sottolineato -. Il futuro è dinamico, in continuo movimento, occorre dunque affrontare il tema dei modelli organizzativi delle imprese”. “Una delle nostre preoccupazioni – ha aggiunto – è il crescente dualismo del mercato del lavoro, con una parte sempre più schiacciata nella marginalità”. Da qui il richiamo alle imprese, perché “non si spaventino della parola partecipazione e il sindacato, affinché entri con decisione nei processi di cambiamento”. All’incontro è intervenuto anche il segretario confederale Cisl Giovanni Luciano, che ha sottolineato, tra l’altro, la necessità di politiche che frenino la fuga dei giovani all’estero. “Occorre sciogliere i nodi che scoraggiano gli investimenti, dalla burocrazia eccessiva alle carenze infrastrutturali, passando per l’eccesso a tassazione – ha detto -. Se vogliamo favorir l’occupazione giovanile è impensabile non preoccuparsi di come rimuovere gli ostacoli che frenano la nascita di imprese e gli investimenti in innovazione”.