Fnp Lombardia: non servono gli slogan di Renzi sulle minime

Milano, 7.9.2016
 
“Notiamo con grande disappunto, che il nostro presidente del Consiglio, nel merito delle politiche previdenziali, parla insistentemente di voler aumentare le pensioni minime, ignorando del tutto coloro che avendo per anni di lavoro, versato i contributi, hanno mantenuto in piedi il sistema Inps di previdenza pubblica, sistema che oggi garantisce le pensioni “minime” e quelle sociali, non chiarendo mai fino in fondo la distinzione tra assistenza e previdenza e la spesa relativa di entrambe”. Così Marco Colombo, segretario generale della Fnp Cisl Lombardia, categoria della Cisl che in Lombardia rappresenta oltre 340mila pensionati iscritti. “Si parla solo di pensioni minime – aggiunge Colombo – svilendo così la discussione in atto, dei tavoli tecnici tra governo e sindacati, che stanno mettendo a punto le soluzioni da adottare in tema di pensioni”. In particolare, sottolinea il sindacato dei pensionati Cisl lombardo, si cerca di trovare in modo condiviso, soluzioni adeguate sui seguenti aspetti: estensione della cosiddetta “quattordicesima” ad una platea più ampia di pensionati; rivalutazione, sostegno delle pensioni basse attraverso la creazione di un montante virtuale; equiparazione della no “tax-area” tra redditi da lavoro dipendente e redditi da pensione; modalità di anticipo della possibilità di andare in pensione rispetto alle norme attuali previste dalla legge Fornero.
“Ci sembrano soluzioni che, pur con il limite delle risorse disponibili, cercano di dare prime risposte a tutti i pensionati, che da anni vedono erodere il proprio potere d’acquisto – commenta il segretario generale della Fnp Cisl Lombardia -. Le misure eque sono più complicate, ma aiutano a tenere saldo il tessuto sociale che ancora caratterizza il nostro Paese. Per la propaganda è meglio scegliere tempi e temi che più si prestano a tale scopo”.