Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro.

Oggi, 28 aprile, ricorre la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, istituita dall’Organizzazione internazionale del lavoro nel 2003.

Riportiamo la dichiarazione di Roberta Vaia, Segretaria USR CISL Lombardia con delega a salute e sicurezza, in occasione di questa giornata:

“Oggi INAIL ha divulgato i dati riferiti al fenomeno infortunistico del primo trimestre 2023: in Lombardia le denunce di infortunio sul lavoro presentate entro il mese di marzo sono state 28.087, vale a dire oltre 300 infortuni al giorno. Paragonati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si registra uno scostamento del 25%, dovuto soprattutto al minor numero di infortuni in campo sanitario.

Considerando gli infortuni con esito mortale se ne sono registrati 34, in leggero calo rispetto ai 35 del primo trimestre 2022; tuttavia, anche oggi c’è stato un ulteriore morto sul lavoro, in provincia di Milano e come al solito il dibattito sui temi della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro si infiamma proprio in occasione di fatti gravi come questo, ma la tutela non è un tema da affrontare nell’emergenza, bisogna lavorare quotidianamente affinché si riescano a supportare gli organismi che già ci sono e che sono previsti per legge e si cancellino con determinazione quelli non leciti.

Questo vale anche per la formazione: non possiamo continuare a denunciare la mancanza di cultura su questo tema se poi la formazione non viene presidiata e soprattutto garantita ai lavoratori, ai loro rappresentanti, ai preposti e ai dirigenti; noi riteniamo che la formazione sia una leva importante per la prevenzione primaria nelle aziende, però è necessario che sia fatta nel rispetto delle norme.

Bisogna poi dare modo alle ATS di poter compiere il proprio lavoro: questo vuol dire garantirne i mezzi, l’implementazione dell’organico, i tecnici della prevenzione, i medici, gli assistenti sanitari, gli psicologi, i chimici e gli ingegneri.

Ancora oggi come sindacato siamo a rivendicare i diritti primari per i nostri rappresentanti: la formazione, le ore di permesso, la possibilità di avere i documenti a disposizione, il poter essere consultati e non solo informati quando va bene. La partecipazione dei lavoratori tramite i propri rappresentanti è fondamentale, chi meglio di loro conosce il ciclo produttivo del luogo in cui lavora.

Rispetto delle norme, formazione, controlli, partecipazione, prevenzione, queste sono le parole chiave su cui la CISL Lombardia da sempre si impegna a tessere accordi, reti tra le istituzioni, e supporto ai nostri territori e alle nostre categorie”.